Moschea a Sesto. “Il Polo sarà un ponte tra due religioni”

SESTO FIORENTINO – E’ stato firmato in Municipio il protocollo d’intesa tra il Comune di Sesto Fiorentino, l’Università, Arcidiocesi e l’associazione per la Moschea di Firenze. La nuova Moschea risponderà alle esigenze di circa 1.500 fedeli musulmani residenti a Sesto. “Questo protocollo parte da un percorso pieno di confronti – ha detto il sindaco Lorenzo […]

SESTO FIORENTINO – E’ stato firmato in Municipio il protocollo d’intesa tra il Comune di Sesto Fiorentino, l’Università, Arcidiocesi e l’associazione per la Moschea di Firenze. La nuova Moschea risponderà alle esigenze di circa 1.500 fedeli musulmani residenti a Sesto.

“Questo protocollo parte da un percorso pieno di confronti – ha detto il sindaco Lorenzo Falchi – e sono orgoglioso di essere qui dove si incontrano due istituzioni laiche e due religiose e questo rappresenta un messaggio importante”. Il cardinale Giuseppe Betori ha sottolineato che “volentieri mettiamo a disposizione uno spazio perché un’altra comunità possa professare la propria libertà di culto”. Mentre il rettore dell’Università Luigi Dei ha ribadito che “l’Università è un luogo di incontro e di dialettica dove costruire è nuovi ponti” e si è detto “dispiaciuto del voto contrario avvenuto ieri da parte di due studenti di Sinistra che invocavano la laicità. Per me – ha detto Dei – è importante il dialogo e considero che il Polo scientifico con questa opera si troverà ad essere un luogo ponte fra due religioni”.

“Questi esempi – ha detto l’Imam Izzedin Elzir – aiutano a costruire un mondo migliore. E’ il primo caso in Italia”. Ha poi annunciato che la costruzione sarà preceduta da un concorso di idee con il coinvolgimento cittadino.

Se i tempi saranno rispettati è possibile che entro 3 anni “avremo un risultato positivo” ha detto l’Imam. Il percorso per costruire quella che sarà la Moschea di Sesto, inizierà dopo il 10 gennaio 2018. Sui costi l’Imam ha sottolineato che “chiediamo alla nostra comunità. Le donazioni, come sempre dovranno essere tracciabili e senza condizioni”.

L’area di via Pasolini dove sorgerà la Moschea “non appartiene al patrimonio della Chiesa cattolica – ha detto Betori – fu acquisita per un progetto da realizzare mai avvenuto per 700.000 euro”. L’università, ha detto Dei “in modo analogo cede 2.500 mq a fronte degli oltre 8.000 mq a 91 euro al mq”.