Movimento 5 Stelle, sabato 6 iniziativa in sala consiliare “per ribadire il no alla Multiutility”

CAMPI BISENZIO – Sabato 6 maggio alle 16, presso la sala consiliare del Comune di Campi Bisenzio, si svolgerà un’iniziativa del M5S sul tema della Multiutility con la presenza della consigliera regionale Silvia Noferi e il capolista del M5S campigiano Fabio Cassataro. “Il M5S – si legge in una nota – si presenta alle amministrative […]

CAMPI BISENZIO – Sabato 6 maggio alle 16, presso la sala consiliare del Comune di Campi Bisenzio, si svolgerà un’iniziativa del M5S sul tema della Multiutility con la presenza della consigliera regionale Silvia Noferi e il capolista del M5S campigiano Fabio Cassataro. “Il M5S – si legge in una nota – si presenta alle amministrative del 14 e 15 maggio in appoggio del candidato sindaco Andrea Tagliaferri ed è l’unica forza politica della coalizione che ha contrastato a ogni livello, locale e regionale, la nascita di questa holding finanziaria. L’iniziativa del 6 maggio, quindi, è per ribadire questo no e informare i cittadini chiamati a eleggere il sindaco e il consiglio Comunale alle prossime amministrative”.

“Con questa operazione – continua il comunicato – si intende fare profitti sui beni comuni con l’aggravante, da parte delle varie amministrazioni comunali, che questa procedura è avviata all’insaputa dei cittadini, impedendo di fatto un regolare percorso democratico di confronto, informazione, studio e approfondimento. E’ già stata infatti deliberata la “fase 2”, ovvero un prossimo aumento di capitale per 1,2 miliardi per permettere l’ingresso di altri azionisti e portare la società alla quotazione in Borsa nel 2024. Appare evidente, quindi, che le future quotazioni dei nostri beni pubblici saranno determinate dalla speculazione finanziaria e il titolo sarà esposto a oscillazioni varie e incontrollabili. Ci sono alternative possibili? La ricerca e la proposta di una soluzione alternativa parte dal presupposto che il meccanismo può ancora essere interrotto. La macchina è avviata ma il destino non è già scritto. È’ possibile permettere alle pubbliche amministrazioni la gestione tramite propri organismi: si chiamano “aziende in house” e le risorse sono nel margine operativo lordo di Publiacqua e sono margini enormi. Ulteriore fonte di finanziamento potrebbe inoltre essere l’emissione di “Green Bonds” che coinvolgono capitali e investimenti anche privati ma in assenza di fini speculativi. In nessun caso i servizi pubblici possono essere ricondotti alle logiche di mercato e alle speculazioni private a cui ci esporrebbe una quotazione in Borsa”.