Mugnai (FI): “Il Covid blocca le scuole. Inutile averle aperte se non si sanno gestire i casi di contagio in classe”

FIRENZE – “Stiamo assistendo, non solo sulla stampa e sui media, ma anche sul territorio a testimonianze ormai frequenti del caos da Covid nella scuole, che nonostante siano aperte formalmente da oltre un mese si trovano spesso “congelate” nella gestione dei casi positivi all’interno degli istituti”. A dirlo è il parlamentare di Forza Italia, Stefano […]

FIRENZE – “Stiamo assistendo, non solo sulla stampa e sui media, ma anche sul territorio a testimonianze ormai frequenti del caos da Covid nella scuole, che nonostante siano aperte formalmente da oltre un mese si trovano spesso “congelate” nella gestione dei casi positivi all’interno degli istituti”. A dirlo è il parlamentare di Forza Italia, Stefano Mugnai, che aggiunge: “Si verifica fra le mura scolastiche il cosiddetto “telefono senza filo”, per cui c’è anche una assenza di totale comunicazione fra le Asl locali e i presidi degli istituti scolastici. Per cui molte volte non si sa come gestire i soggetti positivi ed il relativo tracciamento. E’ giusto non aver chiuso le scuole, ma è altrettanto importante consentire a tutti di svolgere le proprie attività didattiche senza “stop and go” frequenti e dannosi per tutti gli studenti”.

“E’ evidente – aggiunge Mugnai – che le scuole necessitano di un supporto logistico-sanitario importante in questo momento, e per questo concordo con l’appello sollevato in queste ore dall’Anp (Associazione Nazionale Presidi) per un organico aggiuntivo sanitario per le scuole :“Sulla parte sanitaria chiediamo personale dedicato nella gestione dei casi: il carico di lavoro è stato sottovalutato, le Asl sono in tilt. Si faccia un organico Covid anche per la sanità, come è stato fatto per docenti e il personale Ata, e si incarichino queste persone di seguire solo la situazione nelle scuole“. La Scuola oggi è una priorità, se si vuole consentire ad essa di restare realmente operativa”.

“Il ministro Azzolina, che anche oggi, sottolinea l’importanza dell’insegnamento scolastico e difende giustamente tutti i soggetti che la vivono quotidianamente, – conclude – passi adesso dalle parole ai fatti. Dopo aver perso una estate intera a parlarci dei banchi a rotelle, come panacea di tutti i mali, ora si attivi per garantire il diritto allo studio a tutti”.