Mugnai (Forza Italia): “Più attenzione agli ospiti delle Rsa, la Regione non li abbandoni”

CAMPI BISENZIO – “Ci avevano detto “andrà tutto bene”, ma quella degli anziani è di fatto una delle categorie più colpite e sono diversi gli elementi che hanno portato a un peggioramento dello stato psicologico degli stessi: dall’impossibilità di vedere i propri parenti, alle giornate in completa solitudine, alla paura ed all’ansia rispetto ad un’emergenza […]

CAMPI BISENZIO – “Ci avevano detto “andrà tutto bene”, ma quella degli anziani è di fatto una delle categorie più colpite e sono diversi gli elementi che hanno portato a un peggioramento dello stato psicologico degli stessi: dall’impossibilità di vedere i propri parenti, alle giornate in completa solitudine, alla paura ed all’ansia rispetto ad un’emergenza sempre più diffusa”. lo dice Stefano Mugnai, vice-presidente del gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati.

“All’interno di molte Rsa, – aggiungono – la situazione continua a essere preoccupante e dopo i morti e le polemiche dei mesi scorsi, non sono stati fatti passi avanti per introdurre nuovi protocolli. La situazione non è semplice e il virus continua a crescere e loro, gli anziani, sono i più fragili, ma non si può certamente rinchiuderli e buttare la chiave, perché anche di abbandono si muore, quindi una soluzione potrebbe essere quella di creare degli spazi di incontro “ad hoc” con camice, mascherine ed autocertificazione. Perché negare loro un rapporto umano è una tortura ingiustificata e inaccettabile. Anche i disabili sono tra queste vittime silenziose. Una soluzione potrebbe essere, fare il tampone ai parenti il giorno prima di entrare e se negativo, con la mascherina ed il camice non vi sarebbe alcun rischio”.

“Inaccettabile sarebbe la soluzione di segregare in casa gli anziani per ridurre i contagi. Chiuderli in casa non solo provocherebbe senso di abbandono e disperazione, ma non sarebbero presi in cura da nessuno e finirebbero per essere lasciati al loro destino, perché la rete dei servizi territoriali è inefficiente e non è stata potenziata adeguatamente. Ci vorrebbero precisi standard assistenziali da parte dei medici di famiglia e degli altri servizi territoriali, senza questo si corre il rischio di privare delle cure necessarie, tantissime persone. Se fino a poco tempo fa, le Asl garantivano la copertura sanitaria per gli anziani non autosufficienti, contemporaneamente gli stanziamenti pubblici si sono però assottigliati ed il carico grava adesso su ogni singola famiglia. Le somme che stanziano le Regioni sono sempre più basse e le liste di attesa si allungano sempre di più. L’Italia è la nazione più vecchia d’Europa, la popolazione sopra i 65 anni rappresenta il 21, 4%. L’Italia conta sempre su fondi che debbono essere rifinanziati  di anno in anno e che subiscono tagli continui, continuando a rimandare in realtà una vera e seria riforma del sistema di continuità assistenziale. Siamo pertanto davanti a persone lasciate sole da uno Stato che si sta facendo, ancora una volta, trovare impreparato. Insieme all’emergenza sanitaria ed economica, la tutela dei nostri anziani deve essere la priorità dell’agenda politica. Senza se e senza ma”.