Muore sul lavoro a 21 anni, le parole della Regione e di un amico

SESTO FIORENTINO – La tragedia nella tarda serata di ieri. E’ successo tutto in un attimo. Fabio Rossini, 21 anni, sarebbe rimasto schiacciato da un pesante carico di materiale metallico, perdendo la vita. E’ successo in un’azienda specializzata in servizi postali e spedizioni, in territorio fiorentino, ma poco lontano da Sesto. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo […]

SESTO FIORENTINO – La tragedia nella tarda serata di ieri. E’ successo tutto in un attimo. Fabio Rossini, 21 anni, sarebbe rimasto schiacciato da un pesante carico di materiale metallico, perdendo la vita. E’ successo in un’azienda specializzata in servizi postali e spedizioni, in territorio fiorentino, ma poco lontano da Sesto. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo sarebbe stato intento a spostare dei carichi pesanti che, per cause ancora da accertare, gli sarebbero finiti addosso. A dare l’allarme i colleghi, che hanno tentato di soccorrerlo e chiamato il 118. Purtroppo però tutti i tentativi di rianimare il giovane si sono dimostrati inutili. Sul posto, insieme al magistrato di turno, gli agenti di polizia di Firenze. Oggi, le indagini andranno avanti, provando a chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti. Oggi è anche la giornata delle riflessioni, quelle “ufficiali” – del presidente della Regione Enrico Rossi e dell’assessore al lavoro Maria Cristina Grieco – ma anche quelle della gente comune.

Lorenzo, per esempio, signese, si è sfogato così su Facebook: “Prendevamo la mattina il treno insieme, quello delle 6.53 da Signa per arrivare ancora insieme all’Iti. Non ci siamo mai parlati granché e quelle poche volte che l’abbiamo fatto era per dire quanto fosse scadente il servizio di Trenitalia. 21 anni, come me, morto sul lavoro sovrastato da un carico di metallo. Da inizio anno sono morte 188 persone sul lavoro, 5 in questa settimana. No, non si può morire così”.

“Una tragedia simile ci riempie di dolore – dichiara il presidente della Regione Enrico Rossi che esprime la sua vicinanza e il cordoglio della giunta regionale alla famiglia del giovane – Siamo costretti a subire un altro morto sul lavoro, ma non dobbiamo arrenderci a una fatale contabilità. La lotta contro l’insicurezza e la precarietà che ha spezzato una giovane vita come quella di questo lavoratore, dobbiamo proseguirla con la massima determinazione. Non restiamo inermi: la Regione sta mettendo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi per far arretrare questo incubo e questa piaga, rappresentata soprattutto dal mancato rispetto delle norme, dalla disinformazione, dall’illegalità. Sono stati stanziati circa 8 milioni di euro di qui al 2020. E’ partita una campagna per la sicurezza che punta sulla sensibilizzazione di tutti, lavoratori e aziende. Il lavoro è al centro del nostro pensiero e della nostra azione ogni giorno”.

“Ogni volta che una vita si spezza sul lavoro è una sconfitta per tutti – aggiunge l’assessore al lavoro Cristina Grieco – e cadere sul lavoro a 21 anni è doppiamente inaccettabile. Ma non ci rassegniamo e chiediamo a tutti di fare squadra e di fare ogni giorno uno sforzo in più per aggredire con tutti gli strumenti che abbiamo, una piaga che ancora miete troppe vittime anche in Toscana. Gli strumenti ci sono. Facciamo appello alle istituzioni, ai sindacati, all’ispettorato del lavoro, alle Asl, alle scuole: lavorare senza rischiare la vita si può. Come farlo deve diventare un patrimonio di tutti”.