Museo della paglia di Signa: se la sostenibilità è a portata di mano. E in mostra fino a febbraio: sabato 17 l’inaugurazione

SIGNA – “La sostenibilità a portata di mano”: ha scelto un tema… in tema con le esigenze e gli obiettivi di questa particolare fase storica il Museo civico della paglia di Signa per allestire quella che dovrebbe essere l’ultima mostra nei locali di via degli Alberti. Nell’anno in cui ricorrono fra l’altro le “nozze d’argento” […]

SIGNA – “La sostenibilità a portata di mano”: ha scelto un tema… in tema con le esigenze e gli obiettivi di questa particolare fase storica il Museo civico della paglia di Signa per allestire quella che dovrebbe essere l’ultima mostra nei locali di via degli Alberti. Nell’anno in cui ricorrono fra l’altro le “nozze d’argento” dalla sua apertura. Nei prossimi mesi, infatti, dovrebbe avere finalmente luogo lo spostamento nella nuova sede all’interno della ex caserma dei Carabinieri, in attesa di quella che fra maggio e giugno potrebbe essere la data scelta per la sua inaugurazione. Coinvolgendo anche le imprese del territorio. Per il momento, però, l’attenzione resta ferma sull’esposizione che sarà inaugurata sabato 17 dicembre alle 11 e che resterà aperta fino a fine febbraio.

A presentarla, questa mattina, il sindaco Giampiero Fossi, la direttrice scientifica del museo, Eleonora Tozzi, e la presidente dell’associazione Museo della paglia, Angelita Benelli, che hanno illustrato le quindici borse, alcune delle quali abbinate a un cappello, che rappresentano davvero una particolarità per i visitatori (orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, giovedì anche dalle 9 alle 13, sabato dalle 9 alle 13). A partire da quelle prestate dalla ditta “Figli di Carlo Beghè” per passare a quelle, realizzate in fibra di mais, donate da Carla Messeri. Quindici i pezzi in mostra, con una parte che proviene anche dal magazzino del museo stesso, e che consentono di capire – e ammirare – appieno come dall’utilizzo di un materiale considerato “povero” si possa arrivare a realizzare oggetti di grande pregio.

“Con grande soddisfazione, e un velo di emozione, presentiamo oggi l’ultima mostra che sarà ospitata dal Museo civico della paglia di via degli Alberti, prima del trasferimento nella nuova sede, – dice il sindaco Giampiero Fossi – una mostra che raccoglie pezzi tipici della produzione locale: insieme al cappello, infatti, la borsa in paglia è uno fra gli elementi di maggiore produzione del territorio. Vogliamo celebrare il passaggio alla nuova sede del museo con un’esposizione che racconti le molte sfaccettature della lavorazione della paglia mettendo in mostra borse di eccellente qualità, abiti e cappelli preziosi”

“Abbiamo selezionato i pezzi d’eccellenza all’interno del grande patrimonio conservato nei magazzini del museo, – spiegano la direttrice del museo Eleonora Tozzi e Angelita Benelli, presidente dell’associazione Museo della paglia e dell’intreccio – a questi si aggiungono le due vetrine dove sono esposti i pezzi prestati per l’occasione da Annalisa e Pietro Beghè e altre quattro borse che fanno parte della recente donazione da parte di Carla Messeri”. Borse in paglia finissima, lavorate con eccezionale maestria, e realizzate interamente con fibre naturali (mais, carta, rafia): “L’idea di questa mostra nasce dal libro di fotografie che ci è stat donato dal signor Danese – concludono Eleonora Tozzi e Angelita Benelli – dove sono raccolte immagini di un campionario di borse prodotte dal padre, artigiano di San Piero a Ponti. Vogliamo in ultimo ringraziare tutti coloro che, soprattutto negli ultimi anni, hanno creduto nel museo e hanno contribuito ad arricchire il patrimonio che oggi conserviamo e che racconta la storia della grande arte della lavorazione della paglia”.