Museo Ginori, per il Cda della Fondazione il Comune indica Gianni Pozzi

SESTO FIORENTINO – Sarà Gianni Pozzi, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, il rappresentante indicato dal Comune di Sesto per il Cda della Fondazione per la riapertura del Museo Richard Ginori. E’ quanto afferma, in una nota su Facebook, il sindaco Lorenzo Falchi. “Prosegue la strada per la riapertura del Museo Ginori – scrive […]

SESTO FIORENTINO – Sarà Gianni Pozzi, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, il rappresentante indicato dal Comune di Sesto per il Cda della Fondazione per la riapertura del Museo Richard Ginori. E’ quanto afferma, in una nota su Facebook, il sindaco Lorenzo Falchi. “Prosegue la strada per la riapertura del Museo Ginori – scrive il sindaco nel post – Da mesi stiamo lavorando per velocizzare la riapertura del Museo Richard Ginori in collaborazione con la Regione Toscana e il Ministero dopo la nascita della Fondazione a Dicembre scorso. Proprio al Ministro Franceschini, dimostratosi sempre collaborativo e disponibile, abbiamo inviato la designazione del professor Gianni Pozzi come rappresentante del nostro comune per il CDA della Fondazione”.

Una vita legata all’arte e alla Ginori quella di Gianni Pozzi che, scrive il sindaco “conosce molto bene il nostro Comune sia per aver lavorato nel nostro settore cultura che per storia familiare”. 

“Il padre infatti – si legge nella nota del sindaco – negli anni 50 fu operaio proprio alla Manifattura, impegnato attivamente nelle lotte sindacali per la tutela dei diritti dei lavoratori pagando a caro prezzo il proprio coraggio con il licenziamento. Una nomina di alto profilo culturale, una persona profondamente legata alla nostra città, che ama e conosce molto bene. Siamo felici che abbia accettato la nostra proposta e che possa contribuire alla rinascita di un luogo in cui l’arte, la bellezza e la storia della nostra città, ma anche di una parte del nostro Paese, risiedono da sempre. A breve sia la Regione che Il Ministro designeranno i loro rappresentanti e potrà così iniziare il lavoro bello e importante che attende la Fondazione Museo Richard Ginori”.