Museo Gonfienti, Gandola (FI): “Chiuso nei giorni festivi, “troppi” accessi per coprire la sola gestione”

CAMPI BISENZIO – “Prevedere che nei prossimi 18 mesi il nuovo museo di Gonfienti a Campi Bisenzio, abbia 32.000 accessi paganti (esclusi quindi gli studenti delle scuole che entreranno gratis) significa prendere in giro il consiglio e la città. Non è qualcosa di fattibile e sarà sicuramente un miraggio”. Si è espresso così Paolo Gandola, […]

CAMPI BISENZIO – “Prevedere che nei prossimi 18 mesi il nuovo museo di Gonfienti a Campi Bisenzio, abbia 32.000 accessi paganti (esclusi quindi gli studenti delle scuole che entreranno gratis) significa prendere in giro il consiglio e la città. Non è qualcosa di fattibile e sarà sicuramente un miraggio”. Si è espresso così Paolo Gandola, capo gruppo Forza Italia intervenendo nei giorni scorsi in consiglio comunale durante l’approvazione del nuovo Museo di Gonfienti alla Fondazione Accademia dei Perseveranti. Atto propedeutico all’apertura del museo dopo 20 anni di attesa.

“Siamo certamente contenti dell’imminente apertura del museo, dopo tanti anni di attesa si tratta di un vanto per tutto il nostro territorio – ha spiegato il capo gruppo – ma non possiamo limitarci ai complimenti e hai ringraziamenti. Dobbiamo, al contrario, sviluppare una doverosa riflessione sulla gestione del museo che stiamo approvando, a partire dalla lettura della convenzione che l’amministrazione ci ha proposto con l’affidamento del museo alla Fondazione dell’Accademia dei Perseveranti. Il Comune ha previsto di affidare il nuovo museo alla Fondazione per un periodo sperimentale di 18 mesi prevedendo come spese di gestione, 89.850 euro, cioè, conti fatti, visto che il biglietto di ingresso sarà di 4 euro, significa pensare di avere 32.000 visitatori in appena 18 mesi. Un dato irrealistico soprattutto se si pensa che i turisti, o anche solo i fiorentini che verranno a Campi, troveranno chiuso il museo il 1 novembre il 2 giugno, il 23 e  25 aprile o il  1 maggio e tutti gli altri festivi”.

Gandola, che è anche consigliere metropolitano, si riferisce agli ingressi ai musei dell’area metropolitana: “Tanto per avere un’idea, nel 2019 (cioè in epoca pre-pandemia) la villa medicea di Cerreto Guidi ha avuto 34.800 ingressi, il museo di Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino 7.600, il museo della Ceramica di Montelupo, 9.800 ingressi, mentre il più visitato nell’area metropolitana è il museo Leonardiano con 193.200 visitatori crollati poi nel 2020 con appena 45.600. E’ facile comprendere come i numeri previsti solo per arrivare a pari nella gestione del museo siano impossibili da realizzare, soprattutto nei primi anni di rilancio del museo e tenendo chiuso i locali nei giorni festivi cioè quando le persone hanno davvero la possibilità di visitare le realtà culturali”.