Narciso Parigi e i più grandi successi del “cantante della radio”

FIRENZE – Campigiano doc, Narciso Parigi viveva da tempo sulle colline di Firenze. Nato il 29 novembre 1927, è stato un esponente di spicco della scuola degli stornellatori toscani a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta, ma anche uno degli interpreti più amati dal pubblico radiofonico e da quello fiorentino. Ha debuttato a Radio Firenze […]

FIRENZE – Campigiano doc, Narciso Parigi viveva da tempo sulle colline di Firenze. Nato il 29 novembre 1927, è stato un esponente di spicco della scuola degli stornellatori toscani a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta, ma anche uno degli interpreti più amati dal pubblico radiofonico e da quello fiorentino. Ha debuttato a Radio Firenze con la quale ha collaborato dal 1945 al 1965 affermandosi come “cantante della radio” con le varie orchestre Rai e in particolare con la formazione di Francesco Ferrari. Il suo repertorio, inizialmente impostato su tipici stornelli, si è aperto progressivamente al genere classico melodico. Nel 1955 ha partecipato al Festival di Sanremo in coppia con Claudio Villa presentando il brano “Incantatella”, destinato a diventare un successo internazionale. Nel 1957 è stato tra i protagonisti di “Voci e volti della fortuna”, il programma radiotelevisivo precursore di “Canzonissima”. Numerosi i premi ricevuti per una carriera che lo ha impegnato a lungo anche negli Stati Uniti. Il 25 marzo 2012 gli è stato conferito il Premio delle Arti “Fiorentini nel Mondo”. Oltre ad aver dato un decisivo contributo alla canzone italiana con “Angelina”, “Prigioniero d’un sogno”, “Tango del mare” e “Io t’ho incontrata a Napoli”, “Terra straniera”, è stato un punto di riferimento per il repertorio fiorentino e un simbolo del capoluogo toscano. Il suo nome è però indissolubilmente legato all’inno della Fiorentina (“Garrisca al vento il labaro viola…”), che accompagna l’ingresso delle squadre in campo allo stadio Franchi e festeggia le vittorie casalinghe dei viola. Si chiama appunto “Canzone viola” ed è stata incisa nel 1959, sebbene conosciuta ormai dal popolo calcistico gigliato come “O Fiorentina”. Nel 2002 lo stesso Parigi ha regalato al Collettivo Viola i diritti della canzone. Nel 2003 era stato Magnifico Messere del Calcio Storico Fiorentino.

(Fotografia ripresa dalla pagina Facebook “Vecchia Firenze mia”