Nardella invita alla calma, la Rsu ex Gkn replica: “Si privi degli ultimi quattro stipendi”. E mostra la prima “Cargo Bike” prodotta in autogestione

CAMPI BISENZIO – Il post su Facebook con cui rispondono alle ultime dichiarazioni del sindaco di Firenze, Dario Nardella, è “accompagnato” dall’immagine della prima “Cargo Bike” prodotta “dall’autogestione operaia in Gkn. Riempiamoci Firenze, per una mobilità sostenibile. Perché è bello pedalare – scrivono . in una città solidale e “dignificata”…”. Dopo il presidio dei lavoratori […]

CAMPI BISENZIO – Il post su Facebook con cui rispondono alle ultime dichiarazioni del sindaco di Firenze, Dario Nardella, è “accompagnato” dall’immagine della prima “Cargo Bike” prodotta “dall’autogestione operaia in Gkn. Riempiamoci Firenze, per una mobilità sostenibile. Perché è bello pedalare – scrivono . in una città solidale e “dignificata”…”. Dopo il presidio dei lavoratori ex Gkn di qualche giorno fa a Cassino, davanti alla sede di Unindustria, chiedendo di parlare con Francesco Borgomeo (senza ottenere tuttavia alcuna risposta), non hanno certo “gradito” le parole del primo cittadino fiorentino con cui invita gli stessi lavoratori “a ritrovare un clima costruttivo di serenità”. La Rsu ex Gkn non ha quindi perso tempo e a Nardella ha voluto rivolgere “una domanda e due proposte. La domanda è semplice: ma di cosa stai parlando? Stipendi e tredicesima non pagati da quattro mesi. Nel caso di dicembre e gennaio non solo non è stato pagato un euro, ma non sono state nemmeno consegnate le buste paga. Quei pochi lavoratori di turno di lavoro che oggi raggiungono regolarmente la fabbrica per svolgere la funzione vitale di custodia e manutenzione dello stabilimento spendono benzina senza sapere nemmeno se la giornata verrà retribuita e quando. Colleghi che si sono licenziati e ancora non hanno ricevuto il Tfr. Casi invece in cui è stata consegnata la busta paga, senza però il successivo accredito. Contributi non versati con potenziale danno a chi non aggancia la finestra pensionistica, permessi vari non pagati…”.

E, in merito alla “trasferta” a Cassino, “noi ci siamo andati e ci riandremmo ogni volta fosse necessario. Non per vezzo ma perché, l’abbiamo scritto e detto: siamo gli unici a non permettere che il nostro territorio venga oltraggiato. E andremo ovunque finché avremo la forza e la dignità di farlo. Tutto questo Nardella non può non saperlo. Se invece non lo sa, o se è male informato da questo o quel canale politico di riferimento, non parli della nostra condizione. Avevamo chiesto che chiunque volesse parlare di una vicenda come Gkn, si informasse a pieno e nel dettaglio, ci chiedesse, o fosse in fabbrica con noi a vivere e toccare con mano quella condizione”.

Per quanto riguarda le proposte, “chiediamo – scrive ancora la Rsu – che il sindaco di Firenze si privi degli ultimi quattro stipendi – se vuole, può donarli o prestarli alla cassa di mutuo soccorso Gkn – e continui a privarsi dello stipendio finché questa sarà la nostra condizione e finché l’immobilismo aziendale e istituzionale impedisce un reale piano industriale. Che impari insieme a noi la serenità di non pagare mutui, bollette e spese per i figli. La seconda proposta, è che ci sia una dichiarazione e una presa di posizione da parte della Città metropolitana, di Nardella stesso e di ogni candidato a sindaco del Comune di Campi Bisenzio che non ci sarà alcun cambio di destinazione d’uso del terreno su cui sorge la fabbrica. E che naturalmente alle dichiarazioni, seguano gli atti formali preposti”.

“Naturalmente – concludono – queste non sono le nostre uniche proposte. Le nostre proposte sono molteplici (intervento pubblico, consorzio industriale, piano industriale e così via dicendo) e sono articolate nei nostri testi, ampiamente condivisi in sede istituzionale e quindi noti alla stessa Città metropolitana, e e nelle nostre azioni. Ma su questo Nardella, quando vuole, si smarca: non sono sue competenze. Ma siccome rompe il suo silenzio sulla nostra vicenda, e non per invitare a pagare gli stipendi, ma invitarci alla serenità senza stipendio, ci siamo sentiti di fare due proposte che sono in linea con le sue competenze”.

Sulla vicenda è intervenuta anche Francesca Conti (Potere al popolo – Unione popolare): “Di quale collaborazione parla Nardella gli operai  della ex Gkn sono senza stipendio da quattro mesi”. “Accolgo con stupore – prosegue – l’appello alla calma e alla moderazione rivolto da Nardella agli operai ex Gkn, che da quattro mesi sono senza stipendio e si sono perfino dovuti rivolgere al Tribunale di Firenze per ottenere dei decreti ingiuntivi a seguito della cassa integrazione promessa ma non pagata da Borgomeo. Nardella chiede collaborazione e rispetto reciproco, ma dove è il rispetto per i lavoratori e i loro diritti? Senza paga da quattro mesi e con un futuro più che incerto gli operai cercano di tenere i riflettori accesi su una vertenza che aspetta soluzioni da un anno e mezzo, mentre Borgomeo non ha presentato nulla che si possa avvicinare a un piano industriale convincente. Dove sarebbe poi la mancanza di rispetto nel manifestare per i propri diritti? La divisione e le tensioni di cui parla Nardella sono già in atto dal momento in cui senza nessun preavviso un fondo finanziario ha deciso di chiudere e delocalizzare un’azienda in attivo. La divisione è nelle cose dal momento che c’è chi da quasi due anni calpesta i diritti dei lavoratori e c’è chi li difende. Invece di mostrare una falsa equidistanza in una situazione così squilibrata, un rappresentante istituzionale come Nardella dovrebbe agire al fine di trovare una soluzione che garantisca il diritto al lavoro e la tutela del tessuto produttivo. Questo significa che Nardella e la sua amministrazione dovrebbero piuttosto pensare a come far rispettare gli accordi presi da Borgomeo, a come valorizzare il piano industriale promosso dagli operai e a salvaguardare il tessuto produttivo metropolitano”.