FIRENZE – C’è una Fiorentina che perde a Torino contro la Juventus e che non ha un’anima e c’è una Fiorentina che sarà ricordata per sempre. Inutile dilungarsi su quello che è stato fino a oggi il campionato – e non solo – della società viola. Meglio soffermarsi, invece, anche se il tempo per ricordare certe persone non è mai sufficiente, su chi quella maglia l’ha onorata fino in fondo e oggi purtroppo non c’è più: Davide Astori. E oggi, nella Sala d’Armi di Palazzo Vecchio, è stata presentata l’associazione che di Davide porta il nome. Un momento dalle forti emozioni, alla presenza della famiglia di Astori, guidata dal padre, Renato, insieme ai fratelli Bruno e Marco. Con loro il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore allo sport Cosimo Guccione e il consigliere della Città metropolitana di Firenze delegato allo sport Nicola Armentano. I fini dell’associazione, intitolata al capitano della Fiorentina scomparso a soli 31 anni, il 4 marzo 2018, mentre era in ritiro a Udine con la squadra, “perpetuandone i valori umani e professionali, – si legge in una nota – saranno lo studio e la diffusione della storia, dei principi e valori ideali e della cultura del calcio, con giornate di studio collegate a materie scientifiche, giuridiche ed economiche, in occasione delle quali si raccoglieranno fondi da destinare a finalità benefiche connesse all’evento”.
”E’ un momento particolare, da tempo pensavamo a questa cosa di fare del bene in nome di Davide. Non è una caso che l’associazione sia nata a Firenze, per noi è una seconda casa”, ha commentato Bruno Astori, fratello di Davide. “Da qui in poi mi piace pensare che noi si possa promuovere iniziative in modo da fare del bene in ambito di valori, ricerca, divulgazione scientifica“, ha aggiunto. “Questa giornata – ha commentato il sindaco Dario Nardella – la ricorderemo per tanto tempo. Il progetto è bellissimo, è la naturale evoluzione di questi anni in cui Firenze non ha più il suo Davide. L’associazione serve a dare continuità, solidità ai tanti progetti già nati. Io raramente ho avuto un vero rapporto personale con i calciatori della Fiorentina ma con Davide lo avevo costruito, c’era un rapporto di rispetto e stima. Mi sento personalmente coinvolto in questo progetto. L’associazione è uno strumento snello, molto concreto che può servire a costruire una rete di relazioni, ne sosterremo l’attività con le nostre risorse”.
P.F.N.

