Nel web c’è chi cerca libri sull’Ucraina. Intervista all’editore di «apice libri» Stefano Rolle

SESTO FIORENTINO – “Narciso”, “La ricca fontana”, “Le ombre degli avi dimenticati” sono solo alcuni dei volumi editi da «apice libri» di Stefano Rolle la casa editrice sestese, dedicati alla storia e alla cultura ucraina. Volumi che si possono trovare consultando anche il sito della casa editrice (www.apicelibri.it). Ecco l’intervista all’editore Stefano Rolle. In queste […]

SESTO FIORENTINO – “Narciso”, “La ricca fontana”, “Le ombre degli avi dimenticati” sono solo alcuni dei volumi editi da «apice libri» di Stefano Rolle la casa editrice sestese, dedicati alla storia e alla cultura ucraina. Volumi che si possono trovare consultando anche il sito della casa editrice (www.apicelibri.it). Ecco l’intervista all’editore Stefano Rolle.

In queste settimane si parla molto di Ucraina a casua della guerra in atto. Lei come editore di «apice libri» ha pubblicato da tempo libri dedicati all’Ucraina. Quale aspetto viene affrontato nei libri da lei editi?

Come spesso succede, è stato per un caso che ho cominciato con pubblicazioni dedicate all’Ucraina. Si tratta di testi impegnativi ma di grande interesse, come il “Narciso” di Hryhorij Skovoroda, filosofo del ’700 che è considerato il più importante nella storia del suo Paese. Abbiamo poi libri più divulgativi, come “La ricca fontana” dello specialista Giuseppe Perri, che ripercorre la storia dell’Ucraina moderna, dal XVI secolo fino ai giorni nostri.

Con il conflitto attuale c’è stata una richiesta di questi volumi?

Sì, d’altronde è normale. Con il web si ha accesso immediato a qualsiasi informazione, e qualcuno sceglie di approfondire scegliendo libri sull’argomento. Si verificano in merito episodi curiosi: ad esempio ogni volta che Susan Sarandon fa parlare di sé, oppure viene in Italia, c’è un’impennata di vendite di “Gorilla nella nebbia” di Dian Fossey, di cui pubblico l’unica edizione in italiano, perché è lei l’attrice protagonista dell’omonimo film.

Ci sono, nelle sue pubblicazioni, fumetti dedicati all’Ucraina?

Al momento abbiamo in catalogo un solo fumetto, sulla storia locale. A dedicarne uno alla storia ucraina non ci ho mai pensato, potrebbe essere un’idea su cui confrontarsi. Peraltro con la Chiesa e la comunità ucraina fiorentina ho un buon rapporto, talvolta sono stato con grande piacere ospite da loro.

I librai sostengono che in periodi di conflitti come quello attuale si tende a leggere di meno. Lei è d’accordo?

Quello che posso dire è che, dal momento dello scoppio del conflitto, i librai che conosco mi dicono che le vendite si sono molto rallentate. Probabilmente è un fenomeno che riguarda tutti i settori, a parte naturalmente quello alimentare…

Pensa di riprendere a pubblicare qualcosa su Russia e Ucraina?

Spero di sì, anche se al momento non è nei programmi immediati, a differenza ad esempio di un’altra repubblica ex-sovietica, la Georgia, di cui pubblicherò a breve un volume in aggiunta ai due già esistenti.