Nello Smart Village arriva “Alidoro” per i ragazzi in difficoltà

SESTO FIORENTINO – “Alidoro” è il nome un servizio destinato ai bambini e ai ragazzi seguiti dalla Cooperativa sociale Giuseppe Di Vittorio onlus che ha sede nella struttura Sesto Smart Village. Inaugurato il 7 giugno scorso, il servizio si rivolge a bambini e ragazzi per i quali sia stato previsto, a tutela del superiore interesse […]

SESTO FIORENTINO – “Alidoro” è il nome un servizio destinato ai bambini e ai ragazzi seguiti dalla Cooperativa sociale Giuseppe Di Vittorio onlus che ha sede nella struttura Sesto Smart Village. Inaugurato il 7 giugno scorso, il servizio si rivolge a bambini e ragazzi per i quali sia stato previsto, a tutela del superiore interesse del minore, l’inserimento in comunità come misura protettiva, integrativa e temporaneamente sostitutiva del nucleo familiare. La capienza della struttura è di 10 ospiti, oltre a due posti aggiuntivi utilizzabili per pronta accoglienza. Con le ragazze e i ragazzi, uno staff di dieci persone tra educatori, animatori e personale di supporto, tra cui uno psicoterapeuta di riferimento.

“Siamo molto soddisfatti della nascita di questa esperienza in un ambito delicato e importante quale l’accoglienza dei minori – afferma l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin – La presenza all’interno di Sesto Smart Village costituirà un elemento positivo in una realtà già di per se stessa molto innovativa: siamo convinti che questo possa contribuire a innescare un percorso virtuoso per i minori che potranno essere meglio accompagnati attraverso una fase critica della loro storia di vita”.

“La sfida più interessante di questo progetto è il fatto che Alidoro si inserisce in un più ampio progetto di housing sociale, che vede coinvolti gli abitanti del Sesto Smart Village – dice la presidente della cooperativa Di Vittorio Antonella Oronte – e altri soggetti attivi nel sociale, come Auser, con cui svilupperemo sinergie e collaborazioni. Siamo felici di avere l’opportunità di contribuire con progetti come questo alla costruzione di comunità più inclusive e solidali: per noi la differenza è un valore e soltanto dall’incontro può nascere l’apertura verso l’altro e una vita più sostenibile e solidale”.