Neonata morta a Campi, le reazioni del mondo politico e delle associazioni

FIRENZE – Proprio il giorno prima del trentennale dalla firma della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata all’unanimità dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dalla quasi totalità degli Stati componenti la comunità internazionale. Un appuntamento che viene “celebrato” oggi a Firenze e che arriva dopo la tragedia di ieri […]

FIRENZE – Proprio il giorno prima del trentennale dalla firma della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata all’unanimità dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dalla quasi totalità degli Stati componenti la comunità internazionale. Un appuntamento che viene “celebrato” oggi a Firenze e che arriva dopo la tragedia di ieri mattina a Campi Bisenzio. Una concomitanza che offre tantissimi spunti di riflessione e che, ci sia consentito, fa venire i brividi. Una tragedia, quella della neonata trovata morta nei pressi della farmacia di via Pistoiese, sulla quale si è soffermato il mondo politico e associativo. “E’ un fatto drammatico, che ci chiama in causa tutti, qualunque sia stato il percorso che ha portato a una scelta del genere”: con queste parole Monia Monni, vice-capo gruppo del Pd in Consiglio regionale, ha chiesto questa mattina all’aula di osservare un minuto di silenzio. “Davanti a un dramma del genere – ha aggiunto – abbiamo perso tutti, è una sconfitta profonda per un atto che evoca una miseria dolente, un quadro desolante; vorrei che il Consiglio regionale testimoniasse la propria vicinanza”. L’invito è stato immediatamente accolto dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che, oltre a far osservare il momento di raccoglimento, ha aggiunto: “L’episodio ci invita a riflettere su noi stessi, sulle politiche di inclusione attuate, su come fatti come questi debbano essere evitati”. Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), invece, ha sottolineato che “dobbiamo farci molte domande, perché è evidente che si tratta di una tragedia della solitudine, è una tragedia anche per la madre che è stata lasciata sola”. Sulla vicenda sono intervenuti anche Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, rispettivamente segretario fiorentino e segretario della Piana per la Lega: “La morte di questa neonata lascia sbigottiti e profondamente addolorati. Drammatico episodio che ha come vittima l’emblema fatto umano dell’innocenza, a cui non è stata data alcuna chance dalla vita. Si tratta di una tragedia per la comunità campigiana come per ogni persona di coscienza di ogni dove. Un proverbio nordeuropeo dice che perde un figlio è perdere ;crediamo che questa bambina della quale non abbiamo neanche un nome sia figlia di tutti noi. Questo è un momento di lutto e di vergogna per tutti noi”. “Apprendiamo con sgomento – hanno dichiarato Daniela Dupuis, presidente del Movimento per la vita di Firenze, e Angelo Passaleva, presidente del Centro di aiuto alla Vita di Firenze – l’episodio della neonata trovata senza vita in una borsa a Campi Bisenzio. Quando succedono queste cose ci sentiamo responsabili, perché non facciamo abbastanza per far conoscere tutte le possibilità che ci sono per evitare che accadano tragedie simili. Si comprende con rammarico, in questo come in altri casi, come donne in condizioni di profonda disperazione non siano a conoscenza della possibilità di partorire in anonimato in ospedale, con relativa adozione preventiva, oppure del ricorso, già durante la gravidanza, ai servizi sociali e alle associazioni di volontariato che svolgono attività in aiuto alle mamme in grave difficoltà, come il Movimento per la Vita con i suoi Centri di aiuto alla Vita (Cav) e l’Sos Vita attivo ventiquattro ore su ventiquattro. A Firenze poi sono attive due culle per la vita, che si collocano nella tradizione di accoglienza nata proprio in questa città sei secoli fa con l’Istituto degli Innocenti: una del Movimento per la Vita in piazza San Remigio, in funzione già dal 2006 e in tempi più recenti quella situata presso la maternità di Careggi”. Per Farmapiana, infine, Alessio Ciriolo ha voluto esprimere il proprio dolore attraverso un post su Facebook: “Sgomento e dolore per una tragedia inspiegabile capitata tra l’altro a colleghe che giustamente sono rimaste incredule davanti a una crudeltà di questo genere. Un abbraccio a loro e alla piccola che per colpa dei genitori, non avrà mai un nome”.

P.F.N.