Niccolò Rigacci (Movimento 5 stelle): “Sullo statuto di Farmapiana la maggioranza ha dimostrato arroganza autoritaria”

CAMPI BISENZIO – Niccolò Rigacci (Movimento 5 stelle) attacca la maggioranza di centrosinistra dopo il consiglio comunale di ieri che ha approvato la bozza del nuovo statuto di Farmapiana, la partecipata di proprietà dei comune di Campi, Calenzano, Signa e Borgo San Lorenzo. Rigacci grida allo scandalo riflettendo sul fatto che il Cda di Farmapiana […]

CAMPI BISENZIO – Niccolò Rigacci (Movimento 5 stelle) attacca la maggioranza di centrosinistra dopo il consiglio comunale di ieri che ha approvato la bozza del nuovo statuto di Farmapiana, la partecipata di proprietà dei comune di
Campi, Calenzano, Signa e Borgo San Lorenzo.
Rigacci grida allo scandalo riflettendo sul fatto che il Cda di Farmapiana possa essere sostituito da un amministratore unico che potrebbe essere anche lo stesso direttore generale. Rigacci lamenta il fatto che la bozza sia giunta in commissione solo 16 luglio “bozza tra l’altro – dice – piena di refusi, sanati solo pochi minuti prima della votazione”.
Il Movimento 5 Stelle, con un comunicato, assicura di aver lavorato intensamente sulla bozza giudicando la proposta sia frutto praticamente solo di un “adeguamento alla spending review”.
Al consiglio comunale “ci siamo presentati – spiega Rigacci – con cinque emendamenti: con alcune modifiche si voleva ridurre l’eventuale numero dei consiglieri da 5 a 3 (peraltro dovrebbe essere obbligo di legge), mettere in Statuto un tetto al compenso dell’amministratore o ai gettoni degli eventuali consiglieri. Inoltre chiedevamo che le convocazioni dell’assemblea venissero pubblicizzate sui giornali piuttosto che comunicate solo ai soci in privato”.
Gli emendamenti, però, non sarebbero stati votati, spiega Rigacci, a causa di presunti problemi procedurali mentre per il 2 agosto è già fissata l’assemblea della società per adottare il nuovo statuto.
“Lascia l’amaro in bocca l’atteggiamento dei consiglieri di maggioranza – conclude Rigacci – tutti allineati come soldatini: nessuno che avesse neanche mezzo emendamento da fare, nessuno che abbia votato per rinviare la delibera in attesa del parere tecnico, tutti hanno votato a favore del nuovo statuto. Uno spettacolo mortificante che riduce il ruolo dei consiglieri a semplici comparse”.