Nisa, un progetto rivolto alla donne tunisine a Térbousouk

CALENZANO – Promozione dell’imprenditorialità di un gruppo di donne tunisine a Térbousouk, a 100 km a ovest rispetto a Tunisi. E’ NISA –  Inclusion des femmes dans la vie économique et sociale il nuovo progetto di cooperazione nell’ottica del co-sviluppo per avviare il 2021.  L’iniziativa è finanziata dalla Regione Toscana e si rivolge ad uno dei Paesi con cui […]

CALENZANO – Promozione dell’imprenditorialità di un gruppo di donne tunisine a Térbousouk, a 100 km a ovest rispetto a Tunisi. E’ NISA –  Inclusion des femmes dans la vie économique et sociale il nuovo progetto di cooperazione nell’ottica del co-sviluppo per avviare il 2021.  L’iniziativa è finanziata dalla Regione Toscana e si rivolge ad uno dei Paesi con cui la nostra Regione ormai collabora in modo stabile da diversi anni.

“Per Nosotras si tratta di un ritorno, in Tunisia abbiamo già avuto il piacere di lavorare – dichiara Isabella Mancini, presidente dell’associazione promotrice del progetto – e che ci permetterà di andare a rafforzare il nostro contributo alla resilienza dei tanti giovani, donne in questo caso, del Paese. Siamo sicure che, nonostante il momento di difficoltà che la Tunisia sta affrontando proprio in questi giorni troverà risposta nella capacità democratica delle istituzioni”

Partner in Italia, oltre a Nosotras Onlus, il Comune di Calenzano e tre realtà tra sociale e privato: Es’Givien, azienda di moda femminile impegnata nel sostegno e promozione del sociale, Fair, the Florentine Association of International Relations che si occupa di promuovere la cultura di una economia sostenibile e circolare, e All Sister, neonata associazione di donne artiste e artigiane. Sul fronte tunisino, invece, partner sono il Comune di Térbousouk, 23mila abitanti, 100 km a ovest della capitale, territorio conosciuto per le sue olive che crescono nella valle di  Wadi Khalled, e l’Associazione Térbousouk au Coeur, anch’essa molto giovane, che si occupa della promozione delle tradizioni artigianali del comune tunisino.

“Sosteniamo convintamente questo progetto – ha commentato Italo Casadio, presidente della commissione pace e cooperazione del Comune di Calenzano – perché ha l’obiettivo di stimolare l’economia locale e dare una prospettiva alle giovani donne. Il nostro sarà un appoggio amministrativo e organizzativo, senza prevedere erogazione di contributi. Abbiamo subito accolto la proposta di Nosotras, associazione conosciuta e stimata per la sua attività in favore delle donne, iniziata con la battaglia contro le mutilazioni genitali femminili; come già abbiamo fatto con altri progetti rivolti alle attività delle donne, di cui il Comune è partner”.

Il progetto ha una durata di 12 mesi e inizierà a fine gennaio con un primo incontro operativo tra tutti i soggetti partner, in collegamento online, per stabilire le fasi della costituzione del gruppo donne da formare, della programmazione delle lezioni dei partner italiani su temi come la costruzione di un progetto imprenditoriale, il valore della creazione di un marchio, l’individuazione di strumenti di comunicazione, la promozione di idee innovative nel rispetto dell’ambiente e con uno sguardo alla circolarità delle produzioni. Le due amministrazioni, nell’arco di questo anno, avranno il tempo di confrontarsi sulle modalità di partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita pubblica confronto che convergerà in autunno in un workshop, pensato per il momento online.