“No alle decisioni calate dall’alto, per questo abbiamo scelto Uniti per Signa”

SIGNA – “Passa una politica che non ha alcun rispetto per il lavoro fatto in questi dieci anni”. Misura le parole, ma esprime concetti precisi, Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia e candidato capolista con Uniti per Signa, per analizzare quanto successo nelle ultime settimane a livello politico e motivare la sua scelta (e […]

SIGNA – “Passa una politica che non ha alcun rispetto per il lavoro fatto in questi dieci anni”. Misura le parole, ma esprime concetti precisi, Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia e candidato capolista con Uniti per Signa, per analizzare quanto successo nelle ultime settimane a livello politico e motivare la sua scelta (e quella di Lorenzo Cecchi, coordinatore comunale azzurro, ed Elisa Cerri, consigliere comunale, che erano con lui stamani) di aderire alla lista civica guidata da Matteo Mannelli. “Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà al coordinatore provinciale e al coordinatore regionale per le pressioni, fortissime e indicibili, che hanno dovuto subìre. Con “minacce” politiche di far saltare tutti i tavoli a livello provinciale in vista delle prossime elezioni se a Signa non ci fosse stata una lista di Forza Italia. Solidarietà che va anche a chi ha messo il proprio nome nella lista solo per spirito di servizio”. “Una lista – ha aggiunto Vinattieri – che però è farlocca, è vacua, proprio perché la Lega, fin dall’inizio, non ha voluto alcun confronto con noi per la scelta del candidato sindaco e del programma, il che ha provocato una prima distanza fra le parti. Noi non siamo marionette che prendono ordini dalla Lega e a quel punto è stato inevitabile seguire un’altra strada, concorrendo a una proposta politica nuova”. “Con un percorso – ci tengono a precisare i tre esponenti politici – fatto tutto in maniera concorde a livello provinciale e regionale, percorso a cui poi si sono sovrapposti interessi nazionali. Con la Lega che qui ha voluto un simbolo svuotato, frutto del disprezzo politico del territorio e delle persone che hanno lavorato e si sono impegnate a Signa per dieci anni”. “Tutti i tesserati di Forza Italia – ha aggiunto Cecchi – hanno condiviso la nostra scelta, così come nessuno ci ha chiesto di uscire dal partito, nè minacciato di buttarci fuori”. L’ultima considerazione di Vinattieri “è sulla politica urlata che stanno facendo a destra e dalla quale si comprende che con loro non poteva e non può esserci alcun collegamento. Spero che i signesi capiscano e che, andando a votare, lo facciano per se stessi e in base alla credibilità della proposta politica”.