“No alle discriminazioni”, il Comune aderisce a Re.A.Dy

CALENZANO – Il Comune aderisce a RE.A.DY, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. L’obiettivo, si legge in una nota dell’amministrazione comunale, è la diffusione di politiche, condivise tra le amministrazioni locali, che promuovano l’inclusione sociale per lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT). “Secondo l’articolo 3 della Costituzione tutti i cittadini […]

CALENZANO – Il Comune aderisce a RE.A.DY, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. L’obiettivo, si legge in una nota dell’amministrazione comunale, è la diffusione di politiche, condivise tra le amministrazioni locali, che promuovano l’inclusione sociale per lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT).

“Secondo l’articolo 3 della Costituzione tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso – ha detto l’assessore alle pari opportunità Laura Maggi -, tuttavia la nostra Carta, e in particolare questo articolo, non potrà dirsi pienamente attuato fino a che non vengano garantiti i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender. L’amministrazione è sensibile a questi temi e già portiamo avanti politiche in questo senso. Operare in rete, a livello regionale, nazionale e anche europeo, ha l’obiettivo di fare la differenza”.

La carta di intenti della rete prevede l’individuazione di attività di promozione, campagne di comunicazione, esperienze formative, progetti da condividere a livello nazionale ed europeo, azioni concordate con le associazioni LGBT, che abbiano come finalità il riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini, a prescindere dal loro orientamento sessuale.

“In Italia – si legge nella carta di intenti della rete – le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender (lgbt) non godono ancora di pieni diritti e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata dai pregiudizi”.

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