No alle domeniche di lavoro. I sindacati del commercio chiedono la regolamentazione. Sciopero il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio

FIRENZE – I consumi sono in forte contrazione, è un dato di fatto che ha messo i sindacati di categoria sul piede di guerra contro coloro che sostengono la necessità del lavoro festivo e domenicale. E per questo gli operatori del commercio sciopereranno il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio 2014. L’annuncio […]

FIRENZE – I consumi sono in forte contrazione, è un dato di fatto che ha messo i sindacati di categoria sul piede di guerra contro coloro che sostengono la necessità del lavoro festivo e domenicale. E per questo gli operatori del commercio sciopereranno il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio 2014. L’annuncio questa mattina da parte di Filcams-cgil, Fisascat-cisl e Yul-Tucs.
Secondo i dati forniti nel corso di una conferenza stampa i consumi sarebbero calati nel settore “alimentari di 2 miliardi annui in Italia e del 4,8% in Toscana”. Nonostante tutto si registra il “peggioramento delle condizioni di lavoro, per effetto degli aumenti dei nastri orari della domenica e festivi con turni massacranti,ed aperture di procedure di licenziamenti collettivi anche nella grande distribuzione”.
“Lavorare la domenica ed i festivi,in modo non regolamentato – si legge in una nota delle tre sigle sindacali – vuol dire anche che le condizioni familiari degli addetti del commercio,in prevalenza donne, peggiorano e la qualità della vita e’ pessima perché non si riesce a contemperare i tempi di vita con quelli di lavoro ( difficoltà nella cura dei figli, dei genitori anziani, del ménage familiare, e stress relazionali in famiglia)”.
Per questo i sindacati chiedono la reintroduzione della regolamentazione per le aperture domenicali e festive.