Non c’è due senza tre: in libreria “Io sono il Princeps”, il terzo libro di Lorenzo Ciampi

CAMPI BISENZIO – Non c’è due senza tre. E il tre, per il campigiano Lorenzo Ciampi, vuol dire il terzo romanzo in libreria. Dopo “Il club degli anziani” e “La città dei matti”, adesso è infatti la volta de “Io sono il Princeps”, Edizioni Helicon, romanzo in cui il protagonista, Giuseppe Calopresti, soprannominato Mimmo, viene […]

CAMPI BISENZIO – Non c’è due senza tre. E il tre, per il campigiano Lorenzo Ciampi, vuol dire il terzo romanzo in libreria. Dopo “Il club degli anziani” e “La città dei matti”, adesso è infatti la volta de “Io sono il Princeps”, Edizioni Helicon, romanzo in cui il protagonista, Giuseppe Calopresti, soprannominato Mimmo, viene condotto in un carcere situato sopra un’isola, “l’isola senza tempo”, in seguito a una rivolta in un centro diurno per anziani. Qui incontra alcuni detenuti bizzarri come i’Savonarola, un frate che sostiene di parlare con i morti, tra cui spicca Niccolò Machiavelli, che avrà l’occasione di insegnare a Giuseppe Calopresti l’importanza della teoria rispetto all’azione, usando un linguaggio colorito. Direttrice del carcere è Maria Antonietta, moglie quasi separata di Federico IV, governatore dell’isola e soprattutto del Centro Commerciale La Rinascente, creatura che sovrasta la città dei non vivi. A fare da sfondo, uno psichiatra che ha in terapia un mafioso nostalgico di un mondo malavitoso meno compromesso con il potere politico, due vigili urbani che si improvvisano degli improbabili detective, ex fuorilegge romantici e idealisti, personaggi dei cartoni animati e tribuni della plebe.

Per la precisione il libro è scritto a quattro mani fra lo stesso Ciampi, 49 anni, operatore sanitario, e Colapresi, anche lui “proveniente” da quel mondo che lo scrittore campigiano conosce bene, quello della Rsa, dove vive, e degli anziani, in un “continuum”, se vogliamo, con i suoi primi due libri. “E’ una storia divertente, ironica, – racconta Ciampi – nella quale ci sono personaggi storici ma anche alcuni presi dai cartoni animati. Al tempo stesso, però, si parla di dipendenze. In particolare quella da beni di massa, l’ormai famoso shopping compulsivo, che non è tanto diverso dalle altre dipendenze”. Ma è anche una storia che consente di fare una riflessione da un lato sulla figura del leader e del capo carismatico mentre, dall’altro, vuole essere “una critica a tutte le storture del mondo moderno”.

Raccontata tuttavia in modo divertente. Tutto questo dopo tre anni di lavoro, che hanno permesso a Ciampi, come egli stesso ci tiene a sottolineare, scorrevolezza e ritmo narrativo. Tre anni in cui la scrittura, così come nelle precedenti esperienze, ha rappresentato una fedele compagna di viaggio e che, come ha scritto sulla propria pagina Facebook, ha generato “un romanzo di formazione per aspiranti leader, un’evasione dal carcere eroica, una presa del potere rocambolesca. Ironia, suspence, ritmo narrativo. Con la partecipazione di Maria Antonietta, Lady Oscar, André, i’Savonarola, Machiavelli e i fratelli Gracchi. A dirigere le danze il sottoscritto e Giuseppe Calopresti, un signore di ottant’anni rinchiuso in una Rsa”. Edito da Helicon, si può acquistare on line e in libreria.