“Non ci sono le condizioni per abbassare le misure”: il nuovo Dpcm include Pasqua

PIANA FIORENTINA – Come riporta l’Ansa, anche quest’anno si prospetta una Pasqua chiusa in casa. “Il Governo è qui in aula con largo anticipo proprio per ascoltare con attenzione proposte e suggerimenti di tutti i parlamentari. Con lo stesso spirito, nei prossimi giorni sarò nelle competenti Commissioni per proseguire anche in quella sede il confronto con […]

PIANA FIORENTINA – Come riporta l’Ansa, anche quest’anno si prospetta una Pasqua chiusa in casa. “Il Governo è qui in aula con largo anticipo proprio per ascoltare con attenzione proposte e suggerimenti di tutti i parlamentari. Con lo stesso spirito, nei prossimi giorni sarò nelle competenti Commissioni per proseguire anche in quella sede il confronto con tutte le forze politiche”. Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, nella comunicazione alla Camera sulle nuove misure per il contrasto della pandemia. “Parallelamente, continua il confronto con Regioni, PPAA, Associazione Comuni italiani e Unione delle Province italiane. Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere questa sfida”.

“Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia, ha aggiunto – la presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”. 

“C’è l’impegno del Governo a congrui ristori per le attività che stanno soffrendo. Questo deve valere per le mie ordinanze che da ora andranno in vigore dal lunedì e per le misure regionali. Il prossimo Dpcm varrà dal 6 marzo al 6 aprile e la bussola sarà la salvaguardia del diritto alla salute. E’ decisiva la consegna puntuale delle dosi e l’Italia non si rassegna alla riduzione di queste. Con i vertici Ue stiamo esercitando il massimo di pressione verso le aziende affinché si trovino soluzioni necessarie per aumentare la produzione dei vaccini. Vanno considerate tutte le soluzioni, nessuna esclusa”.