“Non per amore”: il 25 novembre serata per combattere la violenza sulle donne

CAMPI BISENZIO – Una serata per parlare insieme di stalking, maltrattamenti e per fare fronte comune contro la violenza sulle donne. Lunedì prossimo il Comune di Campi Bisenzio organizza l’incontro “Non per amore. Impariamo a dare un nome alla violenza” per parlare, riflettere e informare. L’appuntamento è il 25 novembre, giornata internazionale dedicata a questo […]

CAMPI BISENZIO – Una serata per parlare insieme di stalking, maltrattamenti e per fare fronte comune contro la violenza sulle donne. Lunedì prossimo il Comune di Campi Bisenzio organizza l’incontro “Non per amore. Impariamo a dare un nome alla violenza” per parlare, riflettere e informare.
L’appuntamento è il 25 novembre, giornata internazionale dedicata a questo tema, alle 21.30 al Teatro della Pieve di Santo Stefano per celebrare una data che ha radici non molto lontane: il 25 novembre 1960, durante la dittatura di Rafael Leonidas Trujillo, in Repubblica Dominicana, tre donne furono brutalmente assassinate in seguito ad una serie di persecuzioni di cui erano oggetto. La causa, il loro attivismo politico. Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal sono diventate così il simbolo di tutte quelle donne che ancora oggi subiscono violenze, donne offese, donne minacciate, donne maltrattate, donne che nonostante tutto vogliono occupare un loro posto nel mondo.

“Non per amore”, è un dibattito organizzato dall’Assessorato alla Città Vivace e delle Persone insieme alla VI Commissione di Pari Opportunità che vedrà presenti Emanuela Eboli, psicologa e consulente nelle cause di separazione e affidamento di minori; Massimo Giusti del PO.ST.IT, postazione stalking in Toscana; Chiara Madiai Villani, commissione Pari opportunità Provincia Firenze – PDL; Nora Toccafondi, referente donne-SEL Prato; Marco Manneschi, consigliere regionale-IDV; Maria Grazia Pugliese, portavoce donne-PD Metropolitano Firenze e Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice Ballerini.

Durante la serata, grazie agli ospiti, si cercherà di dare un nome alle varie declinazioni di violenza, imparando a riconoscere e a denunciare i primi segnali di pericolo. Stalking, mobbing, maltrattamenti fisici e psicologici, che spesso sfociano in veri e propri delitti, saranno questi i focus su cui si concentrerà il dibattito, affrontato in modo costruttivo e non vittimistico, che incoraggerà le donne ad abbandonare la maschera forzata di accettazione e accondiscendenza che spesso vengono costrette ad indossare e ad uscire dal finto abbraccio protettivo dei loro compagni violenti, imparando a capire che si adottano comportamenti violenti “non per amore”.
Il comune di Campi Bisenzio ha inoltre aderito alla campagna “Posto Occupato”: si tratta di lasciare appunto un posto “occupato” per una donna che non c’è più in teatro, a scuola, o in altri luoghi pubblici. Un modo per mantenere vivo un ricordo, un dolore. Lunedì sera sarà occupato un posto anche al Teatro di Santo Stefano.