“Nonno, raccontami di quando si vinse il terzo scudetto e vi tuffaste in Bisenzio…”
CAMPI BISENZIO – “Nonno, nonno… Raccontami di quando s’è vinto il terzo scudetto nello stadio nuovo a Campi …”. “Bravo Andrea, sono passati tanti anni ma è sempre bello ricordare quei momenti. E’ come se fosse ora, era il 16 maggio 2022, quaranta anni esatti dal misfatto di Cagliari. Pensa, l’arbitro era Mattei di Macerata, […]

CAMPI BISENZIO – “Nonno, nonno… Raccontami di quando s’è vinto il terzo scudetto nello stadio nuovo a Campi …”. “Bravo Andrea, sono passati tanti anni ma è sempre bello ricordare quei momenti. E’ come se fosse ora, era il 16 maggio 2022, quaranta anni esatti dal misfatto di Cagliari. Pensa, l’arbitro era Mattei di Macerata, il nipote dello stesso arbitro di Cagliari-Fiorentina del 1982. All’ultima giornata si vinse 2-0 in casa con il Cagliari mentre la Juventus perse a Torino contro il Catanzaro con un gol contestatissimo. Prima di giocare erano loro primi in classifica ma con quella vittoria gli si passò davanti e poi ci si tuffò in Bisenzio per festeggiare”. “Come in Bisenzio?”. “Davvero, il fiume quel giorno era “stranamente” limpido. O forse no, aspettava proprio che ci si buttasse dentro e per quello anche l’acqua era dalla nostra parte. Si tuffò anche il presidente, l’americano, ebbro di gioia mentre dei dintorni era un tripudio di sciarpe e bandiere viola…”.
Fantasia? Realtà immaginaria? Immaginazione? Il film che tutti i tifosi della Fiorentina vorrebbero vedere? Ancora è troppo presto per dirlo. Certo è che la notizia, come riportato dal telegiornale regionale della Rai, del rinnovo dell’opzione per l’acquisto dei terreni in via Allende (nella foto) a Campi Bisenzio, di proprietà della famiglia Casini, fino al 2021, da parte della società viola, ha dato un bello scossone a questo periodo in cui il calcio, non solo a Firenze, è finito gioco forza in naftalina. Si tratta degli stessi terreni che la famiglia Della Valle aveva trattato nel 2018 con l’obiettivo di edificare qui il nuovo centro sportivo.
Questo cosa vuole dire? Tutto e niente. Il termine per il bando dell’area Mercafir è slittato al 29 giugno a causa dell’emergenza sanitaria (ma la Fiorentina non ha mai dimostrato particolare interesse) mentre per quanto riguarda il restyling del Franchi, la strada non sembra percorribile. Ed è ancora tutto congelato. Ecco perchè Rocco Commisso e il suo braccio destro Joe Barone avrebbero voluto accelerare su quella che ormai da mesi era rimasta come la via più facilmente praticabile per realizzare il grande sogno dei proprietari della società viola: uno stadio da 40.000 posti, completamente di proprietà della Fiorentina, realizzabile in tempi ragionevoli e a costi contenuti.
Il contratto preliminare che probabilmente verrà siglato tra le parti sarà soggetto a condizioni sospensive affinché, una volta presentata un formale proposta al Comune di Campi Bisenzio per il nuovo stadio, la proprietà viola possa valutare gli oneri e i tempi burocratici derivanti dall’intervento di urbanizzazione dell’area e scegliere se portare a termine l’investimento, che avrà una base di partenza di 5 milioni di euro.
Noi, all’inizio di questo articolo, ci abbiamo un po’ giocato. Siamo andati a frugare nell’album dei ricordi nella speranza che, prima o poi, questi brutti pensieri possano essere davvero esorcizzati. Tutti dicono che uno stadio nuovo porterà in dote tante cose alla Fiorentina: non abbiamo la sfera di cristallo per dire che sia così. Sappiamo solo che, dopo ben 13 anni, una nuova casa per la squadra viola ancora non c’è. Per essere più precisi dodici, perché nel 2008 Diego Della Valle presentò davanti all’allora sindaco di Firenze Leonardo Domenici il primo, nuovo progetto per lo stadio della Fiorentina, accogliendolo con queste parole: “Per essere grandi e raggiungere grandi traguardi con la Fiorentina vi vogliono idee così”. Ecco, speriamo che il tempo delle idee sia finito e che si passi davvero alla realtà.