Novità nei nidi comunali: dall’ambientamento partecipato ai nuovi laboratori

SESTO FIORENTINO – Dopo il gradimento da parte dei genitori e anche dei bambini dell’ambientamento partecipato con le famiglie al nido, l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha deciso di proseguire con la sperimentazione. Così quest’anno a partire da settembre, dopo l’esperienza del Pentolino, Querceto e Teresa Mattei, saranno coinvolti tutti i nidi comunali. Non è questa […]

SESTO FIORENTINO – Dopo il gradimento da parte dei genitori e anche dei bambini dell’ambientamento partecipato con le famiglie al nido, l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha deciso di proseguire con la sperimentazione. Così quest’anno a partire da settembre, dopo l’esperienza del Pentolino, Querceto e Teresa Mattei, saranno coinvolti tutti i nidi comunali. Non è questa la sola novità che riguarda il settore dell’infanzia. “Abbiamo fatto anche un investimento nel personale educativo – spiega l’assessore all’istruzione Sara Martini – con 13 nuovi arrivi tra settembre e novembre dello scorso anno e ci sono state anche progressioni verticali con sette educatori passati da livello C a livello D. L’investimento è stato di 50mila euro di risorse comunali. E inoltre abbiamo rafforzato il coordinamento pedagogico comunale”. 

Inoltre l’amministrazione comunale ha investito anche sul miglioramento delle strutture per l’infanzia per ospitare il maggior numero di bambini. A dicembre dello scorso anno, infatti, è stato aperto nuovo nido comunale con 23 nuovi posti. “L’esperienza è molto positiva. – spiega l’assessore Martini – Raggiungiamo una copertura di quasi il 70% di posti nido su numero bambini 0-3, nonostante ciò ancora non esaudiamo tutta la domanda di nido d’infanzia che viene dalle famiglie della città. Per questo stiamo lavorando ancora per valutare la possibilità di altri posti nido in strutture già esistenti e per ampliare i posti con orario lungo fino alle 17.30”. Una particolare attenzione anche alle attività dei bambini ospiti dei nidi comunali. “Per loro pensiamo al rafforzamento di proposte educative in natura – conclude Martini – con legno e materiali destrutturati e di riciclo, oltre al coinvolgimento dei genitori in attività laboratoriali”.