Nuova centralità urbana. Sinistra per Calenzano “Congelare l’attuale progetto ed evitare il consumo di suolo”

CALENZANO – Evitare il consumo di suolo e trovare strade alternative per il progetto della nuova centralità urbana, congelando l’attuale progetto. Lo chiede Sinistra per Calenzano che già nei mesi scorsi aveva raccolta oltre 700 firme sul progetto di via del Pino e sulla realizzazione dei 72 nuovi alloggi Erp e le urbanizzazioni con la […]

CALENZANO – Evitare il consumo di suolo e trovare strade alternative per il progetto della nuova centralità urbana, congelando l’attuale progetto. Lo chiede Sinistra per Calenzano che già nei mesi scorsi aveva raccolta oltre 700 firme sul progetto di via del Pino e sulla realizzazione dei 72 nuovi alloggi Erp e le urbanizzazioni con la demolizione degli attuali edifici tra via del Pino e via Pertini. “Dall’amministrazione comunale non abbiamo avuto alcuna risposta – dice il presidente dell’associazione Sinistra per Calenzano Simone Giuntini – procederemo a inoltrare la petizione agli enti competenti e alle associazioni ambientalisti. Continueremo la nostra battaglia. La linea di pensiero dell’associazione è quella di combattere il consumo di nuovo suolo e di impegnare le risorse nella rigenerazione dell’esistente”

Secondo Sinistra per Calenzano ci sono possibilità di valutare altre possibilità. “L’ostinazione dell’amministrazione è di non tenere di conto di un sentimento diffuso che va ben oltre i confini del nostro consenso elettorale, – afferma Giuseppe Carovani dell’associazione Sinistra per Calenzano – ma che incontra un richiesta non solo da parte degli abitanti di via Faggi che sono direttamente coinvolti e colpiti. L’amministrazione comunale vuole andare a saturare tutti gli spazi che sono rimasti non edificati, e questo resta incomprensibile da parte di molti”. La richiesta avanzata da Sinistra per Calenzan è di congelare il progetto.

“Quello che noi chiediamo – spiega Carovani – è l’opportunità di una valutazione più complessiva delle risorse e perseguire l’obiettivo della rigenerazione degli alloggi Erp salvaguardando quell’area che riteniamo strategica. Area che è parte dell’identità del Parco delle Carpugnane. Ci aspettavamo che l’amministrazione aprisse al progetto edilizio una verifica delle diverse possibilità, prendendo in considerazione le nostre proposte. Proposte che Prestini ha detto essere non fattibili, ma è un giudizio politico, visto che noi avevamo svolto le verifiche tecniche. E’ una cantierizzazione complessa, ma che può essere gestita per un assetto urbanistico migliore. Abbiamo anche detto all’amministrazione di valutare i vari progetti. Sollecitiamo che si congeli il progetto in atto e si faccia da figure terze una verifica seria di possibile alternative di aree a disposizione consentire la salvaguardia dell’area verde”.

Secondo il Comune si tratterebbe di un problema legato alla tempistica, ma su questo Sinistra per Calenzano non è d’accordo. “Nel cronoprogramma – spiega Carovani – il Comune per chiedere il passaggio dal finanziamento Pinqua al Pnrr la predisposizione del progetto di fattibilità dovrebbe essere entro fine maggio. Quindi per un progetto di fattibilità si può fare, visto che lo scorso anno è stato fatto in tre giorni dal 5 all’8 marzo. I tempi ci sono, purtroppo si potevano usare meglio se si faceva prima la valutazione”. “Quello che è mancato anche di fronte a proposte e mobilitazione dei cittadini, uno sforzo di partecipazione. – afferma il consigliere comunale Francesco Piacente – Anche se ci sono difficoltà legate alla pandemia si poteva fare uno sforzo di partecipazione in più proprio per un progetto che impatta sull’area del centro di Calenzano. Sforzo che si poteva fare anche nelle sedi istituzionali. Rammarico per una comunità di Calenzano dove la partecipazione c’è sempre stata e doveva essere fatto uno sforzo in più”.