FIRENZE – Definita, con qualche ritardo sulla tabella di marcia, la composizione della giunta regionale che appoggerà l’azione di governo del presidente Eugenio Giani. In particolare la ripartizione delle deleghe, con le conferme di alcuni assessorati del precedente mandato e alcune novità. Giani ha tenuto per sé un ampio pacchetto di deleghe strategiche, mentre agli assessori è stata assegnata una distribuzione che punta a rafforzare la continuità amministrativa e a valorizzare specifiche competenze. Queste le deleghe: Eugenio Giani (Pd): presidente, bilancio, protezione civile, partecipate, sport, personale, energia e geotermia, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, caccia e pesca. Mia Diop (Pd): vice presidente, cooperazione internazionale, legalità, pace. Monia Monni (Pd): sanità e sociale. Alessandra Nardini (Pd): scuola, casa, its, servizio civile, diritti lgbt, memoria. Leonardo Marras (Pd): sviluppo economico, attività produttive, turismo, agricoltura e cave. Filippo Boni (Pd): trasporti, infrastrutture, urbanistica. Cristina Manetti (Casa Riformista): cultura, cinema e audio visivo, università e ricerca, pari opportunità, turismo culturale, comunicazione e editoria, rapporti con Bruxelles, diritto alla felicità. David Barontini (M5s): ambiente e rifiuti, servizio idrico. Alberto Lenzi (Avs): lavoro, innovazione digitale. Bernard Dika (Pd): sottosegretario alla presidenza del consiglio.
“Questa è una giunta giovane ed operativa, con parità di genere pienamente rispettata”, ha detto il presidente Giani dopo la presentazione della giunta. Durante la prima riunione, infatti, oltre ad assegnare le deleghe, sono state licenziate tre proposte di delibera per il Consiglio regionale. “La prima seduta di Giunta è stata molto positiva – ha aggiunto Giani – siamo compatti e motivati. La distribuzione delle deleghe rispecchia la pluralità della coalizione e segna un forte investimento sui giovani: tra sottosegretario e vicepresidente l’età media è di 25 anni. Ci sono cinque assessori nuovi, tre confermati. Abbiamo inoltre avviato l’iter per tre proposte di delibera: il riconoscimento dello Stato di Palestina, le modifiche statutarie su connettività e identità toscana, e l’adeguamento della struttura organizzativa. Prima delle festività realizzeremo dieci riunioni di giunta sui territori insieme ai presidenti di provincia”.

Giani ha inoltre precisato il ruolo del sottosegretario alla presidenza della Regione, Bernard Dika, “che – ha detto – resta consigliere regionale e in giunta seguirà i rapporti con il Consiglio”. “Come presidente – ha proseguito Giani – terrò per me le deleghe a bilancio, Toscana diffusa, acqua, energia, protezione civile, personale, sport, politiche per la montagna, rapporti con enti locali, relazioni internazionali, politiche giovanili e geotermia”.
Le prime reazioni sono state quelle della Cisl Toscana: “Ai nuovi assessori regionali, come abbiamo già fatto al presidente Giani, esprimiamo le nostre congratulazioni e non possiamo che augurare buon lavoro. I temi e i problemi sul tappeto sono tanti e c’è bisogno di un impegno massimo fin da subito. La Cisl è pronta al confronto e a fare la sua parte”. A dirlo è la segretaria generale Cisl Toscana, Silvia Russo, che aggiunge: “Lavoro ed economia, sanità e sociale, infrastrutture e servizi, partecipazione e inclusione: sono tanti i dossier decisivi per il futuro della Toscana che necessitano di risposte. Dopo la campagna elettorale e la lunga gestazione della giunta, non c’è da far passare altro tempo prima di riprendere il lavoro. Su questi e altri temi, insieme alle nostre categorie, siamo pronti a riavviare il confronto con la Regione. La Cisl, come sempre, ci metterà impegno e schiettezza, senza secondi fini, ma con l’unico intento di perseguire il bene comune dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini toscani”.
“Siamo pronti a continuare il lavoro con i nuovi assessori: a loro, al presidente Giani e tutta la squadra, vanno le nostre congratulazioni. Il nostro obiettivo, che siamo certi continuerà ad essere condiviso, è continuare a tenere al centro dell’agenda politica i temi della sicurezza idrogeologica e della valorizzazione della risorsa acqua”. A dirlo è Paolo Masetti, presidente di Anbi Toscana, dopo l’assegnazione delle deleghe alla nuova giunta regionale toscana. “In questi anni siamo riusciti a fare grandi progressi, finanziare opere importanti e mettere a terra proposte concrete per la difesa del territorio e il supporto all’agricoltura, – aggiunge il direttore di Anbi Toscana, Fabio Zappalorti – confermando la massima disponibilità a collaborare, ci auguriamo di poter proseguire su questa strada”.
“Buon lavoro all’assessore Monia Monni. Come Avis Toscana siamo pronti come sempre al confronto e alla collaborazione con la Regione per rafforzare la cultura del dono, coinvolgere soprattutto i più giovani, sostenere l’autosufficienza regionale e garantire che nessun paziente debba attendere ciò che può essere donato”: queste le parole di Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana. “La riunificazione delle deleghe della sanità e del sociale è una scelta che salutiamo con favore, perché oggi le politiche sanitarie e quelle sociali devono camminare insieme per rispondere ai bisogni reali delle persone. In questo senso – continua Firenze – l’integrazione tra prevenzione, promozione della salute, servizi territoriali e reti sociali rende più efficace ogni intervento. Questa visione è essenziale nel mondo della donazione perché donare sangue e plasma non è solo un atto sanitario, ma un gesto sociale, di comunità, che lega cura, solidarietà e responsabilità collettiva. Negli ultimi mesi come Avis abbiamo registrato dati incoraggianti, soprattutto sul plasma, che in Toscana ha mostrato una crescita importante rispetto alla tendenza nazionale: + 1,7%. Ma sulle donazioni guai ad accontentarsi: siamo convinti che tutti insieme – Regione, Centro regionale sangue, associazioni – si possa fare ancora meglio”.
