Nuova pista dell’aeroporto, FdI: “Che non sia l’ennesimo gioco delle tre carte sulla pelle dei toscani per le liti interne a Pd e i loro alleati”

FIRENZE – “Dopo il via libera di Enac alla valutazione tecnica preliminare del nuovo tracciato della pista aeroportuale (con inclinazione di 4 gradi rispetto all’autostrada A11 e una lunghezza di 2.200 metri), il presidente della Regione parla di una soluzione che consente il binomio vincente di sicurezza e rispetto dell’ambiente, il sindaco metropolitano Nardella rimanda […]

FIRENZE – “Dopo il via libera di Enac alla valutazione tecnica preliminare del nuovo tracciato della pista aeroportuale (con inclinazione di 4 gradi rispetto all’autostrada A11 e una lunghezza di 2.200 metri), il presidente della Regione parla di una soluzione che consente il binomio vincente di sicurezza e rispetto dell’ambiente, il sindaco metropolitano Nardella rimanda le valutazioni a un incontro fra lo stesso Giani e i sindaci dei Comuni interessati e il sindaco di Sesto conferma il no all’ampliamento dell’aeroporto salvo visionare le carte quando saranno a disposizione”: lo dicono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio Jacopo Cellai e Alessandro Draghi, il capo gruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli e il vice-presidente dell’assemblea nazionale del partito Paolo Marcheschi.

“Per noi – aggiungono – restano prioritari due obiettivi che la sinistra è stata incapace di realizzare in tutti questi anni di governo: liberare gli attuali abitati di Peretola, Quaracchi e Brozzi dai sorvoli sulla propria testa e costruire una pista che consenta di essere utilizzata anche in presenza dei venti senza dover dirottare costantemente gli aerei su altri scali. La pista parallela convergente inserita nel Masterplan presentato da Toscana Aeroporti e fermato dai ricorsi giudiziari avverso il progetto promossi e favoriti dai sindaci del Pd e suoi alleati garantiva questi effettivi miglioramenti e la lunghezza di 2.400 metri era stata indicata dalla stessa Enac come la soluzione ottimale sotto il profilo ambientale, infrastrutturale e delle performance degli aeromobili”.

“Oggi – concludono – pare nascere, o meglio rinascere, una nuova ipotesi, meno “ambiziosa” della precedente e con toni e accenti molto differenti, ancora una volta, sempre all’interno dello stesso campo. Quello del Pd e dei suoi alleati, a dimostrazione che, ancora una volta, la scelta sull’aeroporto è questione politica prima che tecnica. Aspettiamo di vedere rapidamente se la nuova ipotesi diventerà effettivamente un progetto e se dimostrerà di rispondere agli obiettivi prioritari e alla necessità di uno sviluppo all’altezza dell’investimento e delle ultradecennali aspettative della città e che non si tratti dell’ennesimo gioco delle tre carte sulla pelle dei toscani per non cambiare niente, ancora una volta”.