Nuova vita per le mura di Lastra a Signa dopo il restauro: inaugurato il primo lotto

LASTRA A SIGNA – Quella che è iniziata oggi è una nuova vita per le mura di Lastra a Signa. Ma anche per il centro storico del Comune, che proprio grazie all’inaugurazione dei lavori di restauro del primo lotto della cinta muraria, può godere adesso di un vero e proprio “salotto all’aria aperta” a due […]

LASTRA A SIGNA – Quella che è iniziata oggi è una nuova vita per le mura di Lastra a Signa. Ma anche per il centro storico del Comune, che proprio grazie all’inaugurazione dei lavori di restauro del primo lotto della cinta muraria, può godere adesso di un vero e proprio “salotto all’aria aperta” a due passi dallo Spedale di Sant’Antonio. “Un giorno di festa e atteso da tanto tempo – ha detto il sindaco Angela Bagni – per un progetto che faceva del mio programma di mandato elettorale e che ovviamente non è ancora concluso. Per farlo dovremo dare continuità agli interventi che riguardano il secondo e il terzo lotto, per arrivare successivamente anche all’acquisizione e al recupero, oltre che di Cascina Pinucci, dello Spedale di Sant’Antonio in modo che il centro di Lastra a Signa sia davvero un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.

Insieme a lei gran parte della giunta, guidata dal vice-sindaco Leonardo Cappellini, i sindaci di Signa e Scandicci, Giampiero Fossi e Sandro Fallani, il consigliere regionale Fausto Merlotti, l’assessore regionale Monia Monni e il presidente della Regione, Eugenio Giani: “Dietro questo intervento – ha detto – c’è una vocazione di questa regione che diventa legge. Una regione che, grazie proprio alla “legge delle città murate”, investe sulle mura, sui bastioni, su tutto ciò che fa parte della nostra storia perché siano, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo, un volano per il turismo”. Da ricordare, fra l’altro, il ruolo che hanno avuto alcuni (oggi ex) studenti della scuola media Leonardo da Vinci di Lastra a Signa, da una cui idea, quella di recuperare il “corridoio” che va dalle mura all’istituto scolastico come un luogo del territorio da recuperare e da vivere, è partito tutto.

Presenti all’inaugurazione anche Maurizio De Vita, architetto e progettista dello studio De Vita & Schulze di Firenze, e Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze, oltre a rappresentanti dell’Agenzia del Demanio e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato. I lavori, infatti, come già detto in precedenza, hanno riguardato il primo lotto del progetto, redatto dallo studio De Vita & Schulze di Firenze, e finanziato per 191.000 euro da risorse provenienti dalla casse comunali, da 109.000 euro dal bando Spazi attivi della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e da 87.000 euro del bando Città Murate della Regione Toscana. Il progetto complessivo pensato dall’amministrazione comunale prevede inoltre un secondo e terzo lotto dei lavori che riguarderanno il restante tratto delle mura e del giardino e Cascina Pinucci, un antico edificio, o torre d’angolo, inglobato nel complesso monumentale. E come ciliegina sulla torta, a conclusione dell’inaugurazione, la declamazione, da parte di Alessandro Calonaci, di un passo dei “Maledetti toscani” di Curzio Malaparte. La degna cornice per un bel quadro.