“Nuove Ca.Se”, progetti di Sesto Fiorentino e Calenzano di rigenerazione urbana

SESTO FIORENTINO – “Nuove CA.SE. Qualità dell’abitare e della coesione sociale” dei Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino sono tra i progetti di rigenerazione urbana che la Regione Toscana presenterà al bando nazionale ‘Programma innovativo per la Qualità dell’abitare’. La decisione è stata presa dalla giunta regionale toscana, che ha approvato una delibera presentata dagli […]

SESTO FIORENTINO – “Nuove CA.SE. Qualità dell’abitare e della coesione sociale” dei Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino sono tra i progetti di rigenerazione urbana che la Regione Toscana presenterà al bando nazionale ‘Programma innovativo per la Qualità dell’abitare’. La decisione è stata presa dalla giunta regionale toscana, che ha approvato una delibera presentata dagli assessori al governo del territorio Stefano Baccelli e alla casa, Serena Spinelli. I contenuti del provvedimento sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il presidente della Regione, Eugenio Giani.

Il bando ‘Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare’, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 16 novembre 2020, dava 120 giorni anche alle Regioni per presentare fino a tre proposte progettuali finalizzate alla rigenerazione urbana, alla qualità dell’abitare ed alla riqualificazione del patrimonio esistente, comprensivo degli spazi comuni. Il termine scadrà il 16 marzo. Alla Regione, che ha svolto il ruolo di soggetto aggregatore, sono giunte dai Comuni con meno di 60.000 abitanti, 16 proposte che hanno costituito la base per elaborare i progetti per i quali presentare la domanda di finanziamento, premiando in particolare i concetti di ‘consumo zero’ di nuovo suolo, sostenibilità ambientale, compartecipazione di soggetti pubblici, privati e sociali a più livelli.

“Ca.Se” è il progetto che parte dal presupposto che i Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino presentino caratteristiche omogenee. C’è poi da considerare che il processo di sviluppo urbanistico ha lasciato alcuni “spazi da ricucire”, alcune fragilità da sanare, che stanno alla base della strategia pensata dalle due amministrazioni nel presentare la loro comune proposta progettuale. Si tratta di tre proposte di indubbio valore e di qualità. Occorre adesso aspettare le decisioni della commissione nazionale incaricata di operare la selezione per l’ammissione al finanziamento che potrà arrivare fino a 15 milioni di euro.