Nuovo ponte sull’Arno, giovedì 28 assemblea pubblica all’ex tiro a volo

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Dopo la precedente assemblea di inizio dicembre, il tema della viabilità e della realizzazione del nuovo ponte sull’Arno, oltre a restare al centro del dibattito, politico e non, nei Comuni di Lastra a Signa e Signa, torna alla ribalta della cronaca.  Con un’assemblea pubblica, organizzata dal circolo di Legambiente “di là […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Dopo la precedente assemblea di inizio dicembre, il tema della viabilità e della realizzazione del nuovo ponte sull’Arno, oltre a restare al centro del dibattito, politico e non, nei Comuni di Lastra a Signa e Signa, torna alla ribalta della cronaca.  Con un’assemblea pubblica, organizzata dal circolo di Legambiente “di là d’Ano” in programma domani, giovedì 28 aprile alle 21 presso i locali dell’ex tiro a volo a Signa e alle quale hanno aderito diverse associazioni e comitati fra cui Italia Nostra e il comitato “Nuovo ponte per la Piana”.

Un argomento, quello del nuovo ponte sull’Arno, di cui, in questi mesi, non si è mai smesso di parlare e “con un tracciato viario – spiega il circolo lastrigiano di Legambiente sulla propria pagina Facebook – che amministrazioni comunali e Regione propongono per il nuovo attraversamento dell’Arno. Un’opera che attendiamo da oltre 40 anni e che a suon di “colpi” con il solo fine elettorale, oggi viene ridotta a un ricciolo tortuoso che in una botta sola devasta due parchi pubblici e aggraverà sicuramente le condizioni globali del traffico che incide sui capoluoghi di Signa e Lastra a Signa. Chiediamo a gran voce un ponte e di pari passo la difesa dei nostri territori da un flusso opprimente di mezzi a motore. E non vogliamo pagare il ponte barattandolo con i parchi”. 

“Italia Nostra – aggiunge il presidente della sezione fiorentina dell’associazione, Leonardo Rombai – denuncia le innumerevoli e ragguardevoli contraddizioni presenti nel verbale della Conferenza di servizi, che si è tenuta per valutare la compatibilità ambientale del progetto. Infatti, nonostante i giudizi critici e apertamente negativi, la Conferenza ha deciso di non decidere, rinviando il tutto a un’altra eventuale seduta da tenersi il 5 maggio. Visti gli atti e la valutazione d’impatto ambientale conclusasi di fatto con esito negativo, a maggior ragione Italia Nostra si dichiara contraria a questo tracciato e invita soci e cittadini a partecipare all’assemblea”.