Nuovo stadio, Nardella: “I lavori dovranno iniziare entro il 2023”. Immagini e video di una struttura che “potrà essere usata tutti i giorni”

FIRENZE – Nuovo stadio, l’ultimo atto del concorso internazionale, reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo, è avvenuto ieri durante un evento nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio che ha fatto da cornice all’ultima seduta del concorso convocata in forma pubblica che ha visto la presentazione degli otto progetti […]

FIRENZE – Nuovo stadio, l’ultimo atto del concorso internazionale, reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo, è avvenuto ieri durante un evento nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio che ha fatto da cornice all’ultima seduta del concorso convocata in forma pubblica che ha visto la presentazione degli otto progetti arrivati alla fase finale e lo svelamento del vincitore con l’accoppiamento dei progetti ai nomi dei progettisti.

“Sono tante le persone da ringraziare, – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – la giuria internazionale, di livello altissimo e indiscutibile e il ministero dei Beni culturali con il quale abbiamo ottenuto il finanziamento che ci permetterà di realizzare il nuovo stadio che dovrà rispettare i tempi stabiliti dall’Europa. I lavori dovranno iniziare entro il 2023 e finire nel 2026. Ringrazio la Fiorentina che ha avuto pazienza e si è dimostrata disponibile: ci metteremo subito al lavoro con loro per vedere i dettagli del progetto. E ringrazio tutte le Istituzioni che ci hanno sostenuto, perché non saremmo arrivati fino a qui senza lo spirito di squadra: penso alla Fondazione CR Firenze, a Intesa San Paolo, alla Figc e al Coni. Tutti i progetti erano belli, il vincitore è un progetto che ha l’eleganza e la sobrietà tipiche della città di Firenze: non è né troppo né troppo poco, è attento all’ambiente e alla sostenibilità e tiene conto anche della fattibilità. Inoltre, valorizza la storia dell’architettura di Nervi e ha trovato allo stesso tempo una buona soluzione nel configurare gli spazi utilizzabili. Sarà uno stadio che potrà essere utilizzato tutti i giorni”.

“Crediamo moltissimo in questa operazione – dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori – perché scrive una nuova e importante pagina della Firenze del futuro. Contribuiamo, assieme a Intesa Sanpaolo, ad uno straordinario intervento di rigenerazione urbana come già fatto in passato con il Complesso delle Rampe di Giuseppe Poggi e la nascita del nostro Innovation Center nell’ ex granaio della famiglia Medici, ora uno dei più importanti hub dell’innovazione. Ma il nostro legame con l’opera di Nervi è dovuto anche al fatto che, tra i protagonisti della sua costruzione figura Luigi Ridolfi, discendente di Cosimo Ridolfi che è stato – nel marzo 1829 – il primo presidente della Cassa di Risparmio di Firenze di cui Fondazione CR Firenze è giuridicamente e idealmente l’erede. Sono anche grato al premier Mario Draghi di avere citato lo stadio tra gli interventi più importanti in corso a Firenze”.

“Il progetto di restyling dello stadio Franchi è un’opportunità per Firenze e non soltanto. Nelle complesso delle sue finalità – ha aggiunto Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo – rappresenta un modello di ingegneria urbanistica, di valorizzazione, di sostenibilità e di rilancio economico e sociale. Lo stadio di Firenze è più di un monumento, è un luogo identitario ed è stato riconosciuto come opera strategica da preservare e valorizzare per l’intero Paese. Intesa Sanpaolo ha aderito con entusiasmo a questa spinta progettuale, nella consapevolezza di contribuire non solo a preservare l’immenso e variegato patrimonio di questo territorio, ma soprattutto di partecipare ad una operazione ad elevato impatto sociale e sostenibile”.