Occupati il Liceo Agnoletti e l’Istituto Calamandrei

SESTO FIORENTINO – Gli studenti del Liceo Agnoletti e quelli dell’Istituto Calamandrei hanno occupato oggi i due plessi scolastici quello al Polo scientifico e l’altro in via Milazzo. Gli studenti hanno deciso l’occupazione su “iniziativa dei collettivi con il sostegno di AGT (Alternativa Giovanile Territoriale)”.  Nei giorni di occupazione, precisano gli studenti, la didattica non […]

SESTO FIORENTINO – Gli studenti del Liceo Agnoletti e quelli dell’Istituto Calamandrei hanno occupato oggi i due plessi scolastici quello al Polo scientifico e l’altro in via Milazzo. Gli studenti hanno deciso l’occupazione su “iniziativa dei collettivi con il sostegno di AGT (Alternativa Giovanile Territoriale)”.  Nei giorni di occupazione, precisano gli studenti, la didattica non sarà interrotta ma sarà sostituita dalle assemblee.  Le motivazioni dell’occupazione vengono sintetizzate in alcuni punti che riguardano sia le problematiche locali sia le crisi internazionali.  “Un primo segnale del mancato funzionamento dell’istituzione scolastica – scrivono gli studenti occupanti – è il silenzio delle istituzioni riguardo ciò che succede al di fuori delle mura scolastiche, sia su piano locale che sul piano internazionale, nonostante vengano propagandate finte soluzioni come ad esempio l’attuale educazione civica e finte prese di coscienza sui vari temi quali affissione di bandiere della pace o dell’Ucraina senza averne però l’informazione generale”.

Tra gli altri motivi dell’occupazione il dissenso verso la costruzione nella nuova pista aeroportuale e le problematiche di rappresentanza. “La rappresentanza delle varie parti – dicono gli studenti – risulta iniqua, poiché gli studenti hanno solo quattro rappresentanti, mentre i professori ne hanno otto e poiché il voto è pro capite l’opinione degli studenti risulta avere un peso minore nella presa delle decisioni scolastiche”. Altro punto: la Riforma Valditara nella quale, dicono gli studenti “abbiamo riconosciuto il coronamento della progressiva aziendalizzazione dell’istruzione avviata con la ‘buona scuola’ di Renzi”. 

“Se un sindacato e qualche partito vuole fare campagna elettorale la faccia ma senza strumentalizzare ragazzi e lasciano fuori dal dibattito politico le scuole. – afferma il capuppo di IV Gabriele Toccafondi – Se ci sono problematiche strutturali ci sono ben altri strumenti e non le occupazioni per affrontarli. Se ci sono dubbi sulle riforme che il Ministro Valditara ha proposto c’è il dibattito parlamentare. Se il tema è territoriale c’è il dibattito pubblico e le istituzioni. Le occupazioni del liceo Agnoletti e dell’Istituto Calamandrei a Sesto, interrompendo le lezioni, non aiuta i ragazzi e centinaia di famiglie”.