Occupazione del Polo. “Mancano gli spazi per gli studenti e i collegamenti con Sesto e Firenze”

SESTO FIORENTINO – Un luogo d’eccellenza e di scienza, è quello che avrebbe dovuto essere il Polo scientifico nei progetti iniziali, ma che oggi appare come una vasta area di aule e laboratori senza servizi e, soprattutto senza collegamenti sia interni che esterni. Un’oasi neppure tanto felice, soprattutto dopo la pandemia che ha bloccato tutte […]

SESTO FIORENTINO – Un luogo d’eccellenza e di scienza, è quello che avrebbe dovuto essere il Polo scientifico nei progetti iniziali, ma che oggi appare come una vasta area di aule e laboratori senza servizi e, soprattutto senza collegamenti sia interni che esterni. Un’oasi neppure tanto felice, soprattutto dopo la pandemia che ha bloccato tutte le attività comprese quelle universitarie. E oggi gli studenti che sono tornati a frequentare il Polo scientifico sono ancora più penalizzati rispetto al periodo precedente la pandemia. Da ieri 16 novembre gli Studenti di Sinistra hanno occupato l’Aula Studenti e formulato una serie di richieste per far ripartire (o partire) quello che doveva essere un campus universitario dotato di servizi. “Da quando è stato costruito 20 anni fa – dice Guido de Bonfioli Cavalcabo’ – il Polo ha carenza di spazi per gli studenti, situazione che si è amplificata dopo la pandemia con la messa in atto delle normative anticovid. Ad esempio: dopo le lezioni le aule vengono chiuse, per la santificazione, gli studenti vengono fatti uscire nel vero senso della parola. Vanno fuori perché nelle palazzine non ci sono spazi dove si può studiare, condividere gli studi, oppure attendere la lezione successiva”. C’è anche la biblioteca, ma per accedere bisogna prenotare il giorno prima e poi c’è la mensa, ma anche qui con le normative anticovid l’accesso è consentito ad un numero ridotto. “Se poi qualcuno decide di portarsi qualcosa da mangiare da casa – spiega de Bonfioli Cavalcabo’ – allora deve consumare il pasto all’esterno sempre perché gli spazi per gli studenti non esistono”. L’unico è l’Aula Studenti. “L’abbiamo occupata – prosegue – perché qui gli studenti possono condividere gli spazi, attendere la lezione successiva”. Non è il solo problema per gli oltre 300 studenti. “I collegamenti tra Firenze e il centro di Sesto non esistono – dice de Bonfioli Cavalcabo’ – va bene parlare della tranvia e di quando e come potrà raggiungere il Polo, ma serve un servizio di trasporto pubblico in grado di permettere lo spostamento adesso. Non ci siamo solo noi studenti, ma anche molti ricercatori che trascorrono come noi gran parte della giornata qui”.

“Abbiamo incontrato le istituzioni e la rettrice – spiega Jasmine Raffaelli degli Studenti di Sinistra – ma le risposte ottenute non sono quelle che ci aspettavamo. In questa situazione si trovano anche i lavoratori e i ricercatori che operano al Polo scientifico”. L’Università al Polo, spiegano gli studenti “si sta svuotando, molti preferiscono non venire a seguire le lezioni di chimica e fisica proprio per questi disagi. Questa mattina una delegazione dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio ha portato la propria solidarietà agli studenti. “Dall’inizio della lotta dei lavoratori della Gkn siamo stati solidali – dice Raffaelli – oggi sono venuti a portarci la loro solidarietà”. “Ci siamo incrociati alla manifestazione – spiega la delegazione dei lavoratori della Gkn preoccupati per possibili licenziamenti a dicembre – e da lì ci siamo accorti di avere la stessa visione del futuro”. Quella del Polo scientifico non è la sola realtà universitaria con problematiche. Da ieri, per le stesse motivazioni dell’occupazione del Polo, anche gli studenti di psicologia hanno occupato la Torretta.