“Oltre la vittoria”: una mostra a CiviCa

CALENZANO –  Settantotto personaggi accompagnati dalle loro biografie che uniscono la passione sportiva ai valori della democrazia fanno parte della mostra “Oltre la vittoria. Storie di atlete e atleti nelle barbarie della II guerra mondiale” curata da Paolo Allegretti dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport sezione di Firenze, che sarà allestita presso la biblioteca CiviCa dal […]

CALENZANO –  Settantotto personaggi accompagnati dalle loro biografie che uniscono la passione sportiva ai valori della democrazia fanno parte della mostra “Oltre la vittoria. Storie di atlete e atleti nelle barbarie della II guerra mondiale” curata da Paolo Allegretti dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport sezione di Firenze, che sarà allestita presso la biblioteca CiviCa dal 24 gennaio, con l’inaugurazione alle 18, fino al 3 febbraio e sarà liberamente visitabile. Nella mostra, composta da fotografia e pannelli esplicativi, si trovano anche delle storie legate a Calenzano: Lanciotto Ballerini, campione di pugilato e partigiano, ucciso a Valibona il 3 gennaio del 1944, che è stato ricordato recentemente nelle celebrazioni istituzionali al cippo in Calvana; il grande ct della nazionale di ciclismo, Alfredo Martini, nato a Calenzano e vissuto a Sesto Fiorentino, che fece parte della Resistenza.

“Abbiamo voluto portare questa mostra a Calenzano in occasione della Giornata della memoria – spiega l’assessore all’istruzione e allo sport Laura Maggi – per ricordare non solo chi fu vittima delle barbarie nazifasciste, ma anche chi seppe scegliere da che parte stare difendendo i valori della democrazia, chi fu costretto a fuggire, chi dovette combattere. Ci sembrava poi da approfondire con un incontro dedicato, insieme alla scuola e al curatore della mostra, il legame tra i valori che lo sport riesce a esprimere e il coraggio dimostrato dalle scelte di questi atleti davanti alle situazioni drammatiche della guerra e dell’oppressione”.

“Paolo Allegretti, insieme al comitato scientifico della Unione Nazionale Veterani dello Sport sezione Gelli di Firenze – commenta Gianni Taccetti, delegato Coni Firenze – ha dedicato alla storia e cultura dello sport della città metropolitana di Firenze e della Toscana un importante lavoro che è un unicum in Italia da tramandare alle generazioni future. Questa mostra non si riferisce solo agli atleti deportati, ma raccoglie in se’ altri ‘status’, non solo di campioni olimpici, ma anche di semplici sportivi praticanti che si sono trovati coinvolti, a vario titolo, nella barbarie della seconda guerra mondiale. Un grazie agli organizzatori, al Comune di Calenzano e alla Unione Nazionale Veterani dello Sport, associazione benemerita Coni, che ci regala ancora una forte emozione frutto di ricerca e di professionalità. L’augurio del CONI è di continuare a promuovere una cultura dei valori da trasmettere alle giovani generazioni”.

“Nella mostra – spiega Paolo Allegretti – si possono trovare le biografie dei personaggi sportivi toscani suddivisi in otto filoni: deportati, discriminati, ebrei, esuli istriani-giuliano-dalmati, militari alleati, militari internati e prigionieri di guerra, partigiani e oppositori, vittime civili e vigili del fuoco. Il progetto di questa mostra è nato da un incontro con Tiziano Lanzini dell’Aned che ci ha portato in dote un archivio di oltre 4.000 atleti ed atlete censiti, di 40 nazionalità e 57 discipline sportive. Tra i progetti futuri c’è quello di creare un nuovo strumento culturale per arricchire la partenza del Tour de France da Firenze e creare una scuola di formazione per giovani ricercatori nel campo della storia e cultura dello sport”.

Parallelamente alla mostra, è prevista un’iniziativa a scuola in collaborazione con l’Istituto comprensivo, con il curatore della mostra e l’Aned. “Il percorso di approfondimento e di riflessione – spiega Cinzia Boschetto, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Calenzano – realizzato attraverso la mostra ha interessato gli studenti di scuola secondaria di primo grado”. Il 26 gennaio all’Istituto Comprensivo si terrà un incontro tra gli studenti e il curatore della mostra. “Grazie allo sport, – dice Giulia Romagnoli, consigliera Aned Firenze – il filo rosso che lega tutte queste storie, possiamo parlare di diverse discriminazioni e ingiustizie compiute dall’ideologia nazifascista”.