Omaggio ad un defunto o rito esoterico? Dubbi su un ritrovamento in via Barberinese

CAMPI BISENZIO – Ci sono due piatti pieni di pietanze e piccoli oggetti, una bottiglia di spumante, un’altra con un liquido che pare liquoroso, un mazzo di fiori. Non ci sono candele o altri segni riferibili al cristianesimo o a forme di contrapposizione. Il ritrovamento è stato fatto questa mattina da un nostro lettore che […]

CAMPI BISENZIO – Ci sono due piatti pieni di pietanze e piccoli oggetti, una bottiglia di spumante, un’altra con un liquido che pare liquoroso, un mazzo di fiori. Non ci sono candele o altri segni riferibili al cristianesimo o a forme di contrapposizione. Il ritrovamento è stato fatto questa mattina da un nostro lettore che ha immortalato il “banchetto” apparecchiato all’interno della rotonda di via Barberinese antistante l’Esselunga. Il dubbio è stato subito quello di un rito esoterico (visto anche la vicinanza del ritrovamento alla notte dell’equinozio di primavera) ma è più probabile si tratti di un rito cinese o orientale dedicato al ricordo di un defunto. Poco tempo fa un analogo ritrovamente avvenne nei pressi del cimitero di San Mauro a Signa e fu spiegato proprio con un rito propiziatorio per un defunto cinese.

Comunque, la presenza sul territorio di riti esoterici e ache satinisti è una bizzarra verità. Oltremodo l’equinozio di primavera (come quello d’autunno) rappresentano scadenze riferibili al culto di Diana e ciò che ne consegue nel “mistero” esoterico riferito a talune sette piuttosto diffuse anche in questa zona.