“Orti” di via Fornello: rifiuti abbandonati e abusi edilizi, i Carabinieri forestali e la Polizia municipale denunciano tre persone

CAMPI BISENZIO – La notizia era nell’aria da qualche giorno e oggi è stata ufficializzata: i Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, in seguito ad segnalazioni di degrado ambientale, insieme alla Polizia municipale di Campi, hanno effettuato poco prima della fine dell’anno un sopralluogo presso i terreni ubicati in via di Fornello, oggetti di […]

CAMPI BISENZIO – La notizia era nell’aria da qualche giorno e oggi è stata ufficializzata: i Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, in seguito ad segnalazioni di degrado ambientale, insieme alla Polizia municipale di Campi, hanno effettuato poco prima della fine dell’anno un sopralluogo presso i terreni ubicati in via di Fornello, oggetti di un precedente accertamento. I terreni, di proprietà di una società immobiliare di Prato, erano stati dati infatti in locazione a coltivatori diretti di nazionalità cinese che si erano dedicati alla coltivazione di ortaggi in serra, realizzandone in totale cinquantadue, oltre a manufatti a scopo abitativo. Un uso del suolo in contrasto con lo strumento urbanistico vigente e in violazione al vincolo paesaggistico. Per questo erano state denunciate tre persone.

In seguito, però, ricevuta l’intimazione da parte della proprietà di sgomberare l’area e rimuovere i manufatti, gli affittuari se ne erano andati, lasciando tuttavia abbandoni incontrollati di rifiuti speciali derivanti dalle attività agricole, distribuiti su tutta la superficie utilizzata in modo caotico. Al momento dell’accertamento non erano presenti persone a lavorare, né attrezzature e mezzi idonei alle coltivazioni. Erano però sparsi sul terreno numerosi nylon in plastica per pacciamatura, in parte ricoperti dalla vegetazione e in parte ancora stesi al suolo parzialmente interrati, teli in plastica e tubi in metallo, tipicamente utilizzati per coltivazione in serra, accumulati al suolo, tubi in Pvc per l’irrigazione, almeno due materassi, cassette in plastica e in legno rotte, abbandonate, un telo in plastica utilizzato per impermeabilizzare le colture idroponiche a terra ancora allestito, una pompa idraulica a motore, due frigoriferi e sacchi in plastica di varie dimensioni.

L’abbandono in modo incontrollato dei rifiuti e delle colture orticole aveva determinato un forte degrado ambientale dell’area agricola. I tre coltivatori sono stati dunque segnalati all’Autorità giudiziaria per abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi al suolo, forma di gestione illecita dei rifiuti sanzionata penalmente dal Testo unico ambientale poiché hanno abbandonato l’area e le coltivazioni senza raccogliere e separare i rifiuti per tipologie, al fine di avviare gli stessi a recupero o smaltimento presso impianti autorizzati.