FIRENZE – Il coronamento di un sogno per la Firenze e la Toscana sportiva, in modo particolare per la Firenze e la Toscana della pallavolo. Ieri pomeriggio, infatti, 19 maggio, prima della partita amichevole della nazionale italiana contro la Croazia, è stato inaugurato Palazzo Wanny, “un impianto sportivo – come si può leggere sul sito Internet – polifunzionale e polisociale all’avanguardia, un’eredità che Wanny Di Filippo ha deciso di lasciare alla città di Firenze e alle nuove generazioni”. E in una sala stampa gremita in attesa di vedere la Nazionale, il protagonista assoluto della è stato proprio Wanny Di Filippo, l’ideatore di questo sogno. Presente all’incontro Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport: “Ringrazio il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi – ha detto – per l’invito a un appuntamento così importante: l’inaugurazione di un nuovo impianto sportivo e a vedere la Nazionale Femminile. Quando mi ha raccontato come questo sogno diventato realtà, ho visto una similitudine con la mia vita, perché io ho fatto dei miei sogni i miei obiettivi e lo sono diventati son volontà e determinazione e anche Palazzo Wanny ha seguito il medesimo percorso. Io sono nata in una piccola realtà che però aveva una palestra di scherma. Senza la disponibilità di un impianto sportivo è impossibile praticare sport. Firenze è un esempio virtuoso e Palazzo Wanny deve essere preso come punto di riferimento da tutti. Ora come Governo attraverso il Pnrr abbiamo un’opportunità per costruire impianti sportivi e dobbiamo perseguirla. Grazie a Wanny perché con questo bellissimo regalo ha fatto avvicinare giovani e non, alla pratica sportiva. Lo sport fa bene, il movimento fa bene; lo abbiamo scoperto soprattutto durante la pandemia e io mi auguro che questo possa essere solo il punto di partenza”.
“Appena ho aperto gli occhi e ho visto la scritta Palazzo Wanny – ha detto il sindaco Dario Nardella – mi sono emozionato: per un sindaco la più grande soddisfazione è vedere la citta che si trasforma e cresce e vedere che lo fa attraverso lo sport mi riempie il cuore; e grazie a Valentina perché è donna di sport da sempre vicina alla Toscana e a Firenze. Grazie a Wanny perché non ha mai mollato si è sempre rialzato e la sua vita è una storia da raccontare: imprenditore appassionato di sport e soprattutto uomo di una generosità senza limiti. Un ringraziamento particolare agli uffici tecnici del Comune, per il grande lavoro. Spero che questo progetto sia un monito perché noi sindaci siamo “vittime”, insieme ai cittadini, di una burocrazia troppo pesante; esserci riusciti è stato un miracolo e, nonostante la difficoltà delle procedure, ne siamo venuti a capo. La suggestione che questo polo possa diventare la Coverciano del volley mi stimola e mi emoziona, questo palazzo è la dimostrazione di come non esiste uno sport di serie A e uno di serie B”.
E’ stato quindi il presidente della Federazione Italiana Giuseppe Manfredi a sottolineare l’importanza e il valore del traguardo raggiunto: “Grazie Wanny, noi siamo sempre molto interessati ali progetti del Comune di Firenze. Abbiamo preso i Campionati Europei del 2023 e non potevamo assolutamente non raccontare questa storia e così saremo a Palazzo Wanny con ottavi e quarti di finale. Era il minimo che la Fipav potesse fare per ringraziare una persona straordinaria come Wanny. Grazie anche a Valentina: c’è lo stato c’è il Comune e c’è lo sport, è così che deve funzionare. I progetti mettiamoli tutti sul tappeto, noi siamo disponibili sul tappeto siamo disponibili a fare la nostra parte come Federazione. Oggi parte la lunga stagione con la prima amichevole ed è la prima uscita della nostra Nazionale Femminile e non poteva non essere qui”.
“Sono davvero molto, ma molto emozionato, – ha aggiunto il consigliere federale Fipav Elio Sità – è stato un percorso molto lungo, faticoso fatto di burocrazia e di impegno; dopo 16 mesi incredibili, per seguire tutto e soprattutto per Wanny con cui condivido tanto soprattutto di sport da oltre 18 anni come Bisonte e come pallavolo, mi sento felice. Nel 1996 mi ha detto: investiamo sulla squadra o costruiamo sulla città di Firenze? La seconda Wanny, facciamo qualcosa che porti il tuo nome e oggi per me è una grande soddisfazione ma la più grande è vedere Wanny qui nuovamente e questo per me per il regalo più bello”.