Pancani (Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime) “No al rito abbreviato per reati gravi”

CALENZANO – Contrario al rito abbreviato per reati molto gravi l’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime. In particolare l’Osservatorio ritiene “inammissibile” il rito abbreviato per il caso che ha visto coinvolto Paolo Glaenzter, ex parroco, e una bambina di 10 anni: l’esito della senteza dell’ex prete di Rufignano a Sommaia, condannato per violenza sessuale su una bambina […]

CALENZANO – Contrario al rito abbreviato per reati molto gravi l’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime. In particolare l’Osservatorio ritiene “inammissibile” il rito abbreviato per il caso che ha visto coinvolto Paolo Glaenzter, ex parroco, e una bambina di 10 anni: l’esito della senteza dell’ex prete di Rufignano a Sommaia, condannato per violenza sessuale su una bambina di 10 anni dopo essere stato trovato in atteggiamenti intimi con la piccola nella sua auto, con il rito abbreviato ha avuto uno sconto di pena.

“Come Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime riteniamo inammissibile che in certi reati molto gravi, – si legge in una nota di Daniela Pancani Referente per Firenze e Provincia e Referente Nazionale Rapporti Enti Locali e Sanità – come appunto la pedofilia ma anche lo stupro e le lesioni gravissime, l’imputato possa usufruire del rito abbreviato, viste anche le conseguenze gravissime per la vittima sul piano fisico e psicologico. L’ex don Paolo Glaentzer  era stato condannato in primo grado ( il 5/03/19) a quattro anni e 4 mesi proprio con il rito abbreviato, che comporta lo sconto di 1/3 della pena e in Appello condannato a due anni 2 mesi e 20 giorni. Pertanto la pena è stata ridotta per così dire due volte (una volta in primo grado e una volta in Appello), tanto da essere di fatto dimezzata. Considerando poi che la Legge Gozzini prevede che per ogni anno di detenzione, in presenza di condotta adeguata del condannato, sono scontati ulteriori tre mesi per ogni anno di pena, l’ ex Don Paolo Glaentzer potrebbe scontare, in carcere, appena poco più di un anno e mezzo.Come Osservatorio riteniamo che non vada concesso il rito abbreviato nel caso si reati molto gravi che comportano un danno enorme alla vittima, tanto che da tempo, ormai, cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica e istituzionale affinché le vittime trovino quel ruolo, nella ricerca della giustizia, che meritano di avere, ossia un ruolo che tenga conto, nella determinazione della pena, delle conseguenze dalle stesse vissute, a medio e lungo termine, a causa del reato subito. La pena detentiva a nostro parere per essere veramente riabilitativa e rieducativa deve necessariamente essere proporzionata alla gravità del reato commesso e del danno causato”.