Parcheggia l’auto davanti al centro accoglienza e uno degli ospiti si abbassa i pantaloni

SESTO FIORENTINO – Una brutta avventura quella vissuta da Viviana domenica scorsa 30 gennaio mentre tornava da fare la spesa. La donna, madre di una bambina di tre anni, si è trovata di fronte un uomo, ospite del centro accoglienza rifugiati all’interno dell’ex Gerlino, che si è abbassato i pantaloni. In una Sesto Fiorentino semideserta […]

SESTO FIORENTINO – Una brutta avventura quella vissuta da Viviana domenica scorsa 30 gennaio mentre tornava da fare la spesa. La donna, madre di una bambina di tre anni, si è trovata di fronte un uomo, ospite del centro accoglienza rifugiati all’interno dell’ex Gerlino, che si è abbassato i pantaloni. In una Sesto Fiorentino semideserta in pieno giorno alle 14 di domenica, Viviana si è sentita per la prima volta poco sicura.

“Stavo parcheggiando in via Mazzini di fronte all’hotel – racconta Viviana – ero tornata dal supermercato cercando di trovare l’ora migliore per evitare gli affollamenti in questo periodo. Mentre stavo facendo le manovre necessarie per la sosta della vettura, mi sono accorta che c’era un uomo davanti all’ingresso dell’ex albergo che mi stava fissando. Ma da quando mi sono trasferita in questa zona mi capita spesso di vedere gli ospiti del centro accoglienza fermarsi a fissare le persone. Ho però avuto l’impressione che mi stesse guardando perché parcheggiavo tra due vetture e ho pensato che magari una fosse stata la sua”.

Ma non era così. “Mi sono invece accorta – racconta Viviana – che oltre a continuare a fissarmi, si era abbassato i pantaloni estivi che indossava rimanendo nudo. A quel punto ho deciso di non uscire dalla vettura e ho chiamato mio marito che era in casa con la bambina pregandolo di venire ad aiutarmi con la spesa. Quando mio marito è sceso e gli ho raccontato il vero motivo per cui lo avevo chiamato, mi ha detto di non aver visto nessuno”. Viviana e il marito informano del fatto sia i Carabinieri sia il gestore del centro accoglienza. “Meno male che in quel momento non era con me mia figlia di tre anni – conclude Viviana che si si è trasferita con la famiglia a Sesto da Campi da cinque mesi – Dopo questo episodio, però, non sono più tranquilla”.