Parco Chico Mendes, continua il monitoraggio degli animali. Tamponi e isolamento per preservare l’area

CMPI BISENZIO – Dopo il caso di influenza aviaria A/H5N1 che ha portato alla chiusura per un mese del parco Chico Mendes, a San Donnino, proseguono gli esami per verificare lo stato di salute degli animali. Sabato scorso, infatti, 16 gennaio, subito dopo aver rilevato tracce di aviaria sul tacchino Whisky, una delle mascotte del […]

CMPI BISENZIO – Dopo il caso di influenza aviaria A/H5N1 che ha portato alla chiusura per un mese del parco Chico Mendes, a San Donnino, proseguono gli esami per verificare lo stato di salute degli animali. Sabato scorso, infatti, 16 gennaio, subito dopo aver rilevato tracce di aviaria sul tacchino Whisky, una delle mascotte del parco, l’amministrazione comunale aveva provveduto – con un’ordinanza d’emergenza – a chiudere il parco per 30 giorni per contenere il rischio pandemico.

E l’Azienda Usl Toscana Centro oggi ha eseguito i tamponi su un suino e su tutti i volatili del parco: l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, a Padova, è in attesa di verificare l’esito. Se – come le condizioni degli animali lasciano presagire – le analisi dovessero dare esito negativo, gli esami saranno ripetuti per conferma tra 21 giorni.


Come spiega l’assessore Riccardo Nucciotti, “da parte dell’amministrazione, c’è grande soddisfazione per aver limitato sul nascere un potenziale pericolo per la salute pubblica. La Asl ci ha confermato che gli animali stanno tutti bene: non ci sono state altre vittime e nessun animale ha finora mostrato alcun sintomo. La Polizia municipale continuerà a monitorare con grande attenzione il parco per mantenere il regime di totale sicurezza che siamo riusciti ad assicurare già sabato scorso”. Soddisfatto anche il sindaco Emiliano Fossi: “L’amministrazione ha agito con grande prontezza, isolando a scopo precauzionale tutta l’area del parco. L’ordinanza di chiusura era l’unica via percorribile per assicurare agli animali, ai fruitori del Chico Mendes e a tutta la cittadinanza la massima sicurezza. Una volta garantita la salute pubblica, abbiamo agito anche per contenere più possibile i danni all’eccezionale patrimonio faunistico del parco. La speranza è – tra un mese – potersi gustare l’arrivo della primavera in uno spazio meraviglioso che ha un valore eccezionale dal punto di vista sociale, educativo e comunitario”.