SESTO FIORENTINO – Una maggiore tutela della fauna del Parco del Neto. E’ quanto sottolinea la capo gruppo di Forza Italia Maria Tauriello a proposito della chiusura immediata, oggi, dell’area verde tra Calenzano e Sesto Fiorentino per effettuare una serie di controlli in seguito al ritrovamento di alcuni animali morti. “Abbiamo appreso con sgomento della chiusura del parco del Neto e siamo attoniti rispetto a ciò che sta accadendo ai tanti animali presenti, – dice Tauriello – il parco del Neto, pur non trovandosi amministrativamente sul territorio di Sesto Fiorentino, è considerato da tutti i sestesi un patrimonio storico, culturale e naturale di elevato valore. Bene dunque i controlli posti in essere per comprendere lo stato di salute degli esemplari e le cause dei troppi decessi, ma resto della convinzione che per la tutela della fauna sia necessario uno sforzo maggiore da parte di entrambi i Comuni di Sesto e Calenzano”.
“Il 14 maggio scorso il consiglio comunale di Sesto ha approvato il rinnovo della convenzione per la gestione del Parco del Neto – prosegue Tauriello – e già allora avevo chiesto una maggiore tutela della fauna”. L’esponente di Forza Italia ricorda che “avevo chiesto di modificare l’articolo 5 della convenzione, allo scopo di garantire una adeguata informazione circa il comportamento dei visitatori all’interno del parco, in particolare non solo nei confronti del patrimonio arboreo e floristico, come riportato nel testo, ma anche nei riguardi della fauna presente”. Ma la richiesta di modifica non è stata accolta. “Non è stata accolta – prosegue Tauriello – dal momento che la convenzione era già stata adottata dal Comune di Calenzano, con un testo dunque immodificabile, e portato in consiglio solo per la ratifica. All’interno del parco del Neto vi sono animali di ogni genere e specie, tra cui, uno stupendo esemplare di oca cignoide di nome Pippo, che costituisce una delle principali attrazioni del parco stesso, richiamando ogni giorno tanti bambini. Adesso è necessario comprendere le ragioni dei decessi di esemplari registrati nei giorni scorsi, dopodiché, occorrerà compiere ulteriori sforzi per tutelare e valorizzare maggiormente l’importante fauna presente, a partire dalla modifica della convenzione che, fin dal 1993, regola i rapporti tra i due Comuni della Piana che collaborano per la gestione e la manutenzione del parco”.