SESTO FIORENTINO – E’ partita stamani dalla sede della Croce Viola Pubblica assistenza di Sesto la biciclettata solidale alla volta di Cittareale in provincia di Rieti. Trecentoventisei chilometri in bicicletta, quattro tappe, tre regioni e cinque province attraversate: i ciclisti arriveranno domenica nella città colpita dal terremoto del 2016, il giorno prima della partenza dei lavori di un progetto di ricostruzione coordinato dall’associazione sestese. Si tratta di un ambulatorio e un dispensario farmaceutico che saranno ricostruiti, oltre che con le donazioni raccolte dalla Croce Viola di Sesto Fiorentino insieme all’associazione Vigili del Fuoco Volontari di Calenzano, grazie al contributo di enti pubblici e di importanti partner privati e associazioni.
Alla partenza era presente per i saluti il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. I ciclisti hanno poi toccato Firenze e proseguiranno verso Arezzo. Le altre tappe saranno Todi, Rieti e infine Cittareale. Gli ‘‘atleti del cuore’’ saranno ricevuti domenica dal sindaco Francesco Nelli in vista dell’inizio dei lavori che porteranno, entro il mese di novembre, all’inaugurazione dell’ambulatorio medico e del dispensario farmaceutico danneggiati dal terremoto. ‘‘Sarà pronto in quattro settimane – fa sapere Davide Costa, responsabile del progetto di ricostruzione ‘Il cuore al centro’ -. I lavori inizieranno lunedì 16 ottobre, il giorno dopo il nostro arrivo. Privati e enti pubblici hanno reso possibile questa ricostruzione’’.
A Firenze il gruppo è stato ricevuto sull’arengario di Palazzo Vecchio dal presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci.
“Firenze ha legato il suo nome a quello di Cittareale. Lo stesso sindaco ha consegnato uno scuolabus al paese sconvolto dal terremoto dello scorso anno. Non possiamo, come amministrazione comunale, non rinnovare apprezzamento per l’iniziativa della Croce Viola di Sesto Fiorentino – aggiunge il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci – e mi preme sottolineare che queste popolazioni continuano ad avere veramente bisogno della solidarietà di tutti. Occorre proseguire nell’aiutare questi paesi messi a dura prova dalle calamità naturali. E’ un messaggio che questi atleti lanceranno anche alle generazioni più giovani ‘più siamo a portare il peso e meno sarà il disagio'”.