Partito Socialista di Sesto “Tutto come prima, non è cambiato nulla”

SESTO FIORENTINO – “Tutto come prima, non è cambiato nulla” è la considerazione del Partito socialista di Sesto Fiorentino sull’attività della nuova giunta comunale. “In verità, – si legge nella nota del Partito Socialista – a inizio legislatura, attendevamo valutazioni politiche diverse, in altre parole, una serie di priorità da trasferire in progetti da parte […]

SESTO FIORENTINO – “Tutto come prima, non è cambiato nulla” è la considerazione del Partito socialista di Sesto Fiorentino sull’attività della nuova giunta comunale. “In verità, – si legge nella nota del Partito Socialista – a inizio legislatura, attendevamo valutazioni politiche diverse, in altre parole, una serie di priorità da trasferire in progetti da parte della nuova giunta, il centro sinistra ‘unito’ (e non ‘unitario’) che amministra la nostra città. Il ritorno del Partito Democratico al governo ha contribuito non poco ad alimentare le attese dei cittadini circa la soluzione di problemi che interessano, da qualche tempo, la città tutta. A ciò bisogna aggiungere il perdurare della crisi pandemica. Si era in attesa di un cambio di direzione nel governo della città, un nuovo quadro di riferimento, necessario per ricompattare forze politiche e superare la crisi. E invece, tutto come prima, non è successo nulla”. 

“Un proclama del sindaco per ripetere la contrarietà alla pista parallela; – prosegue la nota – ben sapendo che la realizzazione dell’infrastruttura sarà definita alla stessa stregua dell’ansa aretina dell’autostrada del sole. Le interviste del sindaco, del vice e degli assessori ripercorrono vecchie strade. Nel tentativo di risolvere alcuni problemi, non spostano l’asticella dell’orizzonte politico aldilà dei confini comunali, alla ricerca di dimensioni metropolitane, regionali. E’ il registro politico di sempre; ciò pregiudica, per esempio, le soluzioni dei problemi concernenti, la formazione, la cultura. Riconosciamo lo spirito che alimenta le iniziative perché da molti anni è il vademecum della classe politica e amministrativa della nostra realtà; è necessario ‘cambiare’ perché è precisamente questo che è richiesto. Per il momento nulla è cambiato: tutti nella Fortezza Bastiani ‘in attesa’, anzi, con l’arrivo dei nuovi reparti del Partito Democratico, sono aumentate le forze a difesa del presidio militare. Tutti sono in attesa dell’arrivo del nemico”.