Partito Socialista, la Piana fiorentina e altro ancora

SESTO FIORENTINO – Elezione diretta del sindaco metropolitato, rapporti tra i comuni, quello centrale (Firenze) e quelli metropolitani come Sesto Fiorentino, sono alcuni degli elementi analizzati dalla segreteria del Partito Socialista di Sesto Fiorentino. “Ci risiamo. Si persevera nel nascondere una verità che, ancora una volta, è tenuta nascosta ovvero non si può seguitare a […]

SESTO FIORENTINO – Elezione diretta del sindaco metropolitato, rapporti tra i comuni, quello centrale (Firenze) e quelli metropolitani come Sesto Fiorentino, sono alcuni degli elementi analizzati dalla segreteria del Partito Socialista di Sesto Fiorentino. “Ci risiamo. Si persevera nel nascondere una verità che, ancora una volta, è tenuta nascosta ovvero non si può seguitare a pensare che la Piana possa continuare a essere utilizzata, senza una pianificazione del territorio. – si legge nella nota del Partito Socialista di Sesto – Saremo sicuramente preda, come lo siamo stati per il passato, di coloro che riescono a fare la voce grossa: si recupera, per l’occasione la ‘democrazia della piazza’ per rimettere in discussione scelte già fatte. Gli amministratori della nostra realtà, gli ‘assediati’ della Fortezza Bastiani di Sesto, non avvertono l’esigenza di intervenire nel merito. Seguitano a vivere, da isolati, la loro esperienza amministrativa. L’ingresso del sindaco nella realtà consiliare della città metropolitana è servito a ben poco; siamo ancora fuori dal contesto politico metropolitano. Parla, invece, da ex, un sindaco; per ribadire le proprie idee; usa un linguaggio da ‘cittadino’ della Fortezza Bastiani ; ne è stato l’ideatore e vi ha dimorato per molti anni. A proposito delle aspirazioni, da dominatori, dei fiorentini, ci ha spiegato la differenza fra annessione e integrazione, a proposito della ‘Grande Firenze’ e della ‘Firenze Grande’ ovvero la differenza fra “sudditi e cittadini”. State buoni; contrariamente a quanto possa trasparire, non siamo nelle signorie del cinquecento. E’ bene ricordare, invece, che le articolazioni costituzionali vanno dispiegate, tutte, per rafforzare la democrazia. A tale proposito vogliamo ricordare che parti della Costituzione, che non hanno trovato attuazione (le trasformazioni, da private a pubbliche, delle associazioni sindacali e le prerogative sindacali in materia di scioperi), stanno producendo seri guasti nella vita sociale. Alla stessa stregua siamo convinti che la proposta socialista (elezione diretta del sindaco metropolitano) avrebbe sicuramente avuto ricadute sull’attribuzione dei poteri al Sindaco metropolitano. Quindi non si tratta “ di sudditi e di cittadini” ma della mancata definizione dei poteri da attribuire ai governanti degli enti in questione”.