SESTO FIORENTINO – L’impresa di partire dalle ‘cose da fare’ per arrivare,’tutti insieme’, alla realizzazione di una ‘unità politica’, in grado di affrontare il rinnovo delle cariche amministrative, come avrete potuto costatare, non è andata a buon fine”. Lo afferma in una nota la segreteria del Partito Socialista riferendosi al percorso intrapreso in questo periodo dalla maggioranza che governa Sesto Fiorentino e sottolinea che “riteniamo indispensabile, per affrontare il rinnovo della compagine amministrativa, dare una risposta politica ovvero chiamare a raccolta coloro che si riconoscono nei ‘valori democratici’, ‘Valori’ consolidati principalmente con l’impegno di coloro che hanno governato la nostra città prima e dopo il secolo breve”.
“In altre occasioni – prosegue la nota – abbiamo reso palese il nostro disappunto per quanto è avvenuto; segnatamente, abbiamo ‘esortato’ coloro che hanno inteso percorrere sia ‘altri lidi’ sia sentieri diversi, a dare il giusto ‘valore’ agli eventi, ovvero, di predisporsi, mentalmente, alla ‘conoscenza’ e alla ‘comprensione’ nel tentativo di programmare il futuro. Di fatto, con lo slogan ‘immaginiamo Sesto’ e la campagna d’ascolto, il Partito Democratico, stando alle notizie, è in condizioni di disegnare una nuova Sesto da sottoporre al voto dei cittadini. Anche il ‘tavolo’ attivato dal sindaco in carica, ricandidato, ha prodotto spunti e riflessioni su cui poter lavorare. Così recitano i programmi: il tutto rimanda a un livello di ‘conoscenza’ relativo alla progettualità generale della ‘Next Generation EU’ per la redazione di un programma da sottoporre alle valutazioni dei nostri cittadini. A nostro modesto avviso, ci scuserete, manca qualcosa ovvero la ‘consapevolezza’ che anche nella nostra città, nel nostro territorio le ricadute del ‘Male’ sono presenti e si faranno sentire”.
“Badate bene non ci riferiamo a come bisogna ‘spendere la montagna di soldi’ ma allo stato dell’economia nostrana che mostra ‘una caduta molto profonda’ – prosegue la nota – Nel 2020 le ‘garanzie sui prestiti’ e le ‘sospensioni sui crediti’ hanno ‘drogato’ i bilanci di molte imprese; per rendere il quadro meno roseo dobbiamo aggiungere la data del 31 marzo per il blocco sui licenziamenti. Abbiamo sottovalutato la virulenza della seconda ondata; anche il cammino degli enti locali diventerà più difficoltoso. E questo è solo un esempio. Avere consapevolezza di ciò, vuol dire affrontare la realtà e i problemi diversamente. Di contro, nella stesura dei programmi non c’è traccia di tutto ciò. In quale modo affrontiamo la campagna elettorale, quale possa essere il clima politico per rapportarci con nostri elettori, non è dato sapere. Avvertiamo la mancanza di quella ‘tensione’ necessaria per fare ‘fronte comune’ per contrapporsi alle difficoltà che il mondo ci regala. In altri termini riteniamo necessario recuperare ‘la consapevolezza’ della gravità del ‘momento’ e la volontà di dare una risposta comune. Segnatamente ‘il clima emergenziale’ che riscontriamo nella vita quotidiana, non si avverte fra le forze politiche; tutti insieme ma ognuno per conto proprio,facendo finta che… non lo possiamo permettere. Pertanto riteniamo indispensabile, per affrontare il rinnovo della compagine amministrativa, dare una risposta politica ovvero chiamare a raccolta coloro che si riconoscono nei ‘valori democratici’, ‘Valori’ consolidati principalmente con l’impegno di coloro che hanno governato la nostra città prima e dopo il secolo breve”.