Passerella Badia a Settimo-San Donnino, Gandola (FI): “Senza un potenziamento della stazione ferroviaria, opera inutile”

CAMPI BISENZIO – “Senza l’aumento dei treni in fermata presso la stazione di San Donnino, la passerella pedonale che collega la stazione con Badia a Settimo, attesa da oltre 13 anni, rischia di essere inutile”: ne è convinto Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – Centrodestra nel cambiamento e capogruppo azzurro a Campi Bisenzio, che […]

CAMPI BISENZIO – “Senza l’aumento dei treni in fermata presso la stazione di San Donnino, la passerella pedonale che collega la stazione con Badia a Settimo, attesa da oltre 13 anni, rischia di essere inutile”: ne è convinto Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – Centrodestra nel cambiamento e capogruppo azzurro a Campi Bisenzio, che aggiunge: “nei giorni scorsi si è svolto il sopralluogo al cantiere della passerella ma del rilancio della stazione di San Donnino nulla o poco è stato detto. Eppure, se vogliamo davvero dare un senso a quell’infrastruttura, richiesta ed attesa dalla cittadinanza della frazione di Scandicci da circa 13 anni, le amministrazioni comunali, a partire da quella campigiana, dovrebbero sostenere con più forza, di fronte alla Regione, la necessità di rendere la stazione di San Donnino luogo di fermata di un numero sempre maggiore di treni sulla direttrice Firenze-Empoli-Pisa”. 

“Nonostante il ritardo del cronoprogramma, dovuto anche alla positività al Covid nei mesi scorsi, delle maestranze che operano sul cantiere, come confermatomi dagli uffici metropolitani l’intervento è oggi concluso nelle sue parti strutturali, la passerella già consente di attraversare l’Arno ed è realizzata e posizionata secondo il suo assetto finale mentre restano da completare alcune lavorazioni di dettaglio e di finitura. Considerando le verifiche e i collaudi statici, al netto di eventuali problematiche, – conclude Gandola – l’opera dovrebbe essere aperta al pubblico entro la fine del 2021 ma a oggi la stazione è del tutto sottodimensionata, fermando appena 10 treni al giorno che da San Donnino arrivano a Firenze. Per questo, commenta il consigliere metropolitano, aldilà delle chiacchiere e dei buoni propositi occorre attivarsi in modo forte e coeso per chiedere un potenziamento della stazione, anche prevedendo l’arrivo dei treni solo alla fermata di Firenze Porta a Prato, visto il cronico congestionamento dei treni di cui soffre la stazione centrale a causa del nodo dell’alta velocità. La stazione di Donnino potrà diventare in futuro anche fermata per i tanti cicloamatori fiorentini che vorranno raggiungere la Piana e il prosieguo della ciclabile dell’Arno, nonché punto di accesso al Parco Chico Mendes. In questo senso, conclude Gandola, non sarebbe una cattiva idea aggiungere al nome della stazione di San Donnino, anche la dicitura Parco naturale Chico Mendes”.