Passerella San Donnino-Badia a Settimo, Gandola (FI): “Un contenzioso con la ditta sta bloccando l’apertura”

FIRENZE – “Un contenzioso con la ditta che ha realizzato i lavori sta bloccando l’apertura della passerella ciclopedonale tra San Donnino e Badia a Settimo, posizionata proprio davanti alla stazione di San Donnino”. A dirlo è Paolo Gandola, consigliere metropolitano e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio che nei giorni scorsi ha avuto un colloquio […]

FIRENZE – “Un contenzioso con la ditta che ha realizzato i lavori sta bloccando l’apertura della passerella ciclopedonale tra San Donnino e Badia a Settimo, posizionata proprio davanti alla stazione di San Donnino”. A dirlo è Paolo Gandola, consigliere metropolitano e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio che nei giorni scorsi ha avuto un colloquio con gli uffici metropolitani per comprendere come mai i lavori della passerella siano praticamente conclusi da settimane ma l’opera non sia stata ancora inaugurata ed aperta al pubblico. 

“Dal colloquio che ho avuto con l’ufficio legale della Città Metropolitana – spiega Gandola – è emerso come i lavori della nuova passerella siano sostanzialmente terminati ma, per la completa definizione degli stessi, risulti necessario lo smontaggio di opere provvisionali che l’impresa non intende eseguire salvo vedersi corrispondere un’ingente somma che non risulterebbe dovuto. A monte di tale presa di posizione si troverebbe l’errata convinzione dell’impresa di poter essere remunerata extra contratto per l’offerta tecnica migliorativa dalla stessa proposta in gara. Tale offerta consisteva nel proporre all’amministrazione una diversa modalità di “varo” della passerella cosiddetta dall’alto (anziché dal basso come previsto nel progetto posto a base di gara), per l’esecuzione della quale l’impresa avrebbe sostenuto costi maggiori dei quali non ha evidentemente tenuto conto in sede di formulazione dell’offerta economica che, come previsto dagli atti di gara, avrebbe remunerato la realizzazione dell’opera secondo il progetto posto a base di gara così come eventualmente migliorato dagli offerenti”.

“Per questo, – conclude Gandola – l’impresa ha avviato un procedimento di accertamento tecnico preventivo volto alla conciliazione della lite per tentare di spuntare qualche riconoscimento economico che  ammonterebbe intorno ai 900.000 euro. Per questo  l’impresa ha di fatto autosospeso le lavorazioni condizionandone la realizzazione al pagamento della somma pretesa. La prima udienza si terrà solo il prossimo 12 gennaio. Ma tutto ciò sta di fatto bloccando l’inaugurazione e l’apertura apertura al pubblico della passerella della quale si discute da molti anni. Solo nel 2011 fu sottoscritto un accordo. Da allora sono passati dieci anni e ora che l’opera è stata ultimata è davvero incredibile che non si riesca ad aprirla al pubblico. Per parte nostra ci auguriamo che la questione legale possa sbloccarsi presto e che si possa finalmente utilizzare l’infrastruttura”.