Patrimonio edilizio sfitto e invenduto: Ballerini (Campi a Sinistra) “chiede lumi” sul censimento

CAMPI BISENZIO – Il capo gruppo di Campi a Sinistra, Lorenzo Ballerini, “chiede lumi” sul censimento del patrimonio edilizio sfitto e invenduto da oltre due anni”. Lo ha fatto ieri in consiglio comunale dopo una precedente mozione del 2019. “La proposta – spiega – andava nella direzione di avviare un vero e proprio censimento degli […]

CAMPI BISENZIO – Il capo gruppo di Campi a Sinistra, Lorenzo Ballerini, “chiede lumi” sul censimento del patrimonio edilizio sfitto e invenduto da oltre due anni”. Lo ha fatto ieri in consiglio comunale dopo una precedente mozione del 2019. “La proposta – spiega – andava nella direzione di avviare un vero e proprio censimento degli alloggi vuoti e invenduti da oltre due anni, sia pubblici che privati, così da poter avere prontezza della situazione alloggiativa nel nostro territorio e intervenire con politiche specifiche per rispondere all’emergenza abitativa che stiamo vivendo da anni. In questi giorni anche la Regione Toscana ha varato una task force con Comuni e sindacati per individuare e condividere azioni e dare delle risposte concrete alle centinaia di famiglie che vivono il dramma di non avere una casa oppure di perderla. In particolare, la giunta regionale ha approvato una delibera per provvedere in tempi brevi a una “ricognizione del patrimonio immobiliare inutilizzato che possa essere destinato all’emergenza abitativa e sociale”. In sintesi, un censimento degli alloggi vuoti, come noi abbiamo chiesto da oltre due anni. Per questo motivo durante il consiglio comunale di ieri ho chiesto un aggiornamento sul censimento: si è concluso? Quali sono i risultati? Quanti sono gli alloggi vuoti nel nostro Comune?”.

“La risposta arrivata dall’assessore – conclude Ballerini – è stata purtroppo disarmante: il censimento non è mai stato fatto, non è mai iniziato e quindi, a distanza di due anni, non ha prodotto alcun risultato. Due anni persi quindi, quando invece, anche in riferimento a quanto approvato dalla giunta regionale, il nostro Comune poteva avere già da tempo una conoscenza puntuale della situazione così da poter destinare il patrimonio inutilizzato all’emergenza abitativa o adottare altre politiche in questa direzione. Invece ancora dobbiamo attendere, adesso verrà pubblicato un avviso pubblico e solo dopo, senza considerare le molte defezioni che si registreranno, avremmo una fotografia solo parziale del patrimonio disponibile. Intanto oltre due anni sono stati persi e in questo periodo intere famiglie sono finite per strada mentre, anche nel nostro territorio, centinaia di alloggi sono rimasti vuoti”.