SESTO FIORENTINO – Fa i conti con il risultato elettorale deludente, il Pd sestese che ieri sera al Rinascita di via Matteotti ha tenuto l’assemblea dei propri iscritti. Insieme all’analisi del risultato delle elezioni anche le dimissioni presentate dal segretario Alessandro Baldi. Ora il partito di piazza Ginori dovrà individuare una nuova direzione che porti al congresso del prossimo anno. All’assemblea, “caratterizzata – si legge in una nota del Pd – da un dibattito vivace e partecipato”, era presente anche il segretario metropolitano Fabio Incatasciato,
“Ho confermato l’irrevocabilità delle mie dimissioni – ha spiegato Alessandro Baldi – volendo con questo atto favorire un cambio di passo del nostro Partito, con l’apporto di nuove energie in una fase delicata e inedita per la storia del Pd sestese. Il presidente dell’Assemblea, Lorenzo Zambini, e il segretario metropolitano Incatasciato si sono assunti l’impegno di individuare una figura di segretario reggente o un gruppo, che possano guidare il Pd sino al Congresso, da sottoporre al voto dell’organismo cittadino”.
Nel corso dell’incontro, il segretario Baldi ha individuato alcuni degli elementi che hanno favorito la sconfitta del Pd sestese nelle ultime amministrative.
“Abbiamo pagato una caduta di consensi del Pd – ha detto Baldi – legata al trend del partito e del segretario a livello nazionale, questo non si può negare, ma Sesto si sono innestati anche altri elementi. In primo luogo la prossima realizzazione di due infrastrutture fortemente impattanti per la Piana sestese quali l’aeroporto e, soprattutto, il termovalorizzatore di Case Passerini. Ci siamo trovati a fare una campagna elettorale in cui l’unico tema dominante è stato l’inceneritore: un referendum favorevoli o contrari. E’ mancata una campagna di informazione approfondita e capillare su questo tema, in grado di controbattere le falsità e il terrorismo psicologico fatto contro l’impianto e questo ci è costato le elezioni. Ora mi aspetto che, nei prossimi mesi ATO Toscana Centro, Città Metropolitana e Regione, con l’attivazione dei cantieri per il termovalorizzatore e la sua messa in funzione, dopo 700 giorni come previsto dai progetti approvati, si facciano carico anche di una adeguata e corretta campagna informativa verso i cittadini”.
La discussione si è orientata, si legge nella nota sulla “spaccatura che si è creata nell’ultimo anno all’interno del Pd cittadino”.
“E’ stata sottovalutata la rottura che si è creata nel partito all’indomani della sfiducia al sindaco Biagiotti – ha detto Alessandro Baldi – una vera a propria scissione, che ha portato a riciclarsi verso altre formazioni politiche la quasi totalità di quello che era stato il vecchio gruppo dirigente dell’ultimo decennio, con tutti i suoi legami e le capacità organizzative. Il Pd si è rinnovato, ha lavorato sul territorio, ma abbiamo finito per pagare la mancanza di esperienza”.
Baldi ha ricordato che il Pd ha “vissuto una campagna elettorale molto brutta animata fin dall’inizio da rancori, attacchi personali e forti avversioni per il nostro Partito, identificato come il ‘nemico’ da abbattere da parte di tutti” e ha fatto gli auguri al nuovo sindaco. “Spero che questo capitolo sia definitivamente chiuso e che il sindaco Falchi – ha concluso Baldi – a cui auguro buon lavoro, sappia rappresentare tutti i cittadini in un clima di maggiore serenità”.