Pd: “Respinti dal consiglio i due atti per la riduzione della Tari”

SESTO FIORENTINO – Una richiesta di riduzione della Tari per gli esercizi commerciali che dicono “no” alle slot e per le utenze non domestiche che si rendono disponibili alla donazione delle rimanenze di cibo, è stata presentata nel consiglio comunale dal gruppo del Pd. I due atti sono stati respinti. “Due proposte concrete e di […]

SESTO FIORENTINO – Una richiesta di riduzione della Tari per gli esercizi commerciali che dicono “no” alle slot e per le utenze non domestiche che si rendono disponibili alla donazione delle rimanenze di cibo, è stata presentata nel consiglio comunale dal gruppo del Pd. I due atti sono stati respinti.
“Due proposte concrete e di buon senso; due facoltà previste dalla normativa e che sarebbero potute diventate scelte significative per il nostro ente locale – dice il consigliere comunale Michele Adamo – E invece, ancora una volta, il consiglio non accoglie le proposte del nostro gruppo consiliare su due temi di particolare rilevanza e con importanti ricadute sulla vita dei cittadini”.
“Lo spreco alimentare è un fenomeno intollerabile che richiede un impegno forte in prevenzione e sensibilizzazione, – dice Sara Martini, anche lei consigliere comunale – da settembre è entrata in vigore la legge n. 166 del 2016, testo che chiarisce e semplifica le modalità con cui è possibile donare eccedenze alimentari. Nel frattempo, il consiglio comunale di Sesto ha bocciato a novembre una mozione proposta dal nostro gruppo consiliare che metteva al centro la lotta allo spreco alimentare a partire dalle scuole della città. E ora boccia la proposta di uno sconto sulla tassa sui rifiuti per le attività commerciali e industriali, proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione, facoltà prevista dall’art. 17 della nuova legge nazionale”. Conclude Martini: “L’iniziativa per lo sgravio fiscale è delegata ai singoli Comuni. Ebbene, quello di Sesto Fiorentino ha deciso per il momento di non farla propria”.
“La ludopatia è una patologia da combattere – dice Adamo – prevenire e curare come ogni altra forma di dipendenza patologica, con l’intervento di tutte le Istituzioni. Non solo a parole ma anche con scelte e azioni concrete. La nostra proposta voleva essere un primo passo: accogliere con favore, attraverso un contributo simbolico, la scelta degli esercizi di non installare o dismettere, nel corso dell’anno, slot machine, apparecchi di video-poker, videolottery o altri apparecchi con vincite in denaro. Dispiace che la maggioranza in Consiglio si sia tirata ancora una volta indietro nel momento di votare atti concreti per la nostra città”.